Ti stavo aspettando

Fairy Tail, rating: rosso

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    Grazie mille a tutte e scusate l'assenza :tgmiHy9:

    CAPITOLO 8



    Lucy’s POV

    << Perché quel broncio Natsu? >> domandai.
    Avevamo deciso di passare quei tre mesi di allenamento al mare, così ora ci trovavamo su una magnifica spiaggia sotto un sole abbagliante ed una brezza fresca che alleviasse tutto quel calore.
    Eravamo partiti la mattina seguente la decisione del Master di partecipare ai Giochi.
    << Volevo che venissero con noi anche Ale ed Hikaru >> borbottò il Dragon Slayer.
    Potevo ben comprendere il suo dispiacere e la sua sofferenza nel sapere la sorella ed il nipotino lontani ancora una volta. Sperava davvero di potersi allenare con loro in questi mesi, invece Alexis aveva scelto di seguire Luxus ed i Raijinshuu.

    << Non voglio separare Hikaru da suo padre, per questo ho deciso di andare con lui ed i Raijinshuu >> mi disse Alexis.
    << Natsu non la prenderà bene. Sono certa che avrebbe voluto migliorarsi con te al suo fianco >> ammisi con un sospiro.
    << Probabile, ma ho già in mente una proposta allettante che di certo lo distrarrà. E poi potresti consolarlo tu Lu >> mi fece l’occhiolino.
    << Ma che stai dicendo?! >> arrossii imbarazzata.
    Alexis mi poggiò una mano sulla spalla, osservandomi dolcemente.
    << Ho sempre pensato foste una bellissima coppia. Purtroppo mio fratello è così tonto che ti toccherà fare la prima mossa. Mi dispiace per te Lu >>.
    << M-Ma... io non... noi... >> balbettai.
    << Non reprimere i tuoi sentimenti Lucy >>.
    Ale era convinta delle sue parole.
    << Allora nemmeno tu dovresti farlo >> mormorai.
    Probabilmente la colsi di sorpresa perché un lieve fremito la fece sussultare, prima che la sua compostezza avesse nuovamente la meglio.
    << Ci rivedremo fra tre mesi >> sviò il discorso, salutandomi prima di allontanarsi.


    Speravo davvero che la mia amica chiarisse quella spinosa situazione con il Dio del Tuono. Meritavano di essere felici adesso che si erano ritrovati dopo tanto tempo.
    << Ale ha detto che ti avrebbe sfidato di nuovo quando saremmo tornati a casa. Vuoi forse deluderla solo perché ha scelto di non separare Hikaru da suo padre? >> chiesi gentilmente.
    Natsu mi osservò attentamente, prima di alzarsi di scatto.
    << Hai ragione, non posso piangermi addosso per una simile sciocchezza >> affermò.
    La sua determinazione e la sua energia mi fecero sorridere.
    Ecco il Dragon Slayer che conoscevo e di cui mi ero innamorata chissà quanto tempo fa.
    << Andiamo >>. Natsu mi porse la mano, sorridendomi malandrino. << E’ ora di allenarsi! >>.
    Risi della sua grinta, afferrando la sua mano con sicurezza.

    ***



    Alexis’ POV

    Assorbii l’attacco di Luxus, ripristinando parte della mia energia.
    << Sei incredibile >> sospirò il biondo, riprendendo fiato dopo quelle intense ore di allenamento.
    << Credimi ho patito le peggiori pene dell’inferno prima di riuscire a controllare i fulmini >> ammisi, tamponandomi il viso nonostante la maglietta fosse fradicia.
    Avevamo raggiunto un villaggio tra le montagne che i Raijinshuu conoscevano molto bene, e da un paio di giorni alloggiavamo in una locanda confortevole.
    Durante la giornata ci spostavamo in luoghi isolati tra i monti per poterci allenare senza creare problemi agli abitanti, e senza aver timore di sfoderare la nostra vera forza.
    Fried e gli altri stavano iniziando ad addestrare Hikaru, sotto la costante sorveglianza di Dark, e mio figlio sembrava entusiasta di quella decisione. Inoltre i Raijinshuu avevano fermamente decretato che fosse meglio per me allenarmi con Luxus per migliorare ulteriormente la mia modalità di Drago dei Fulmini ed anche per permettere al loro leader d’incrementare la sua forza con un avversario al suo stesso livello.
    Però sentivo che c’era qualcos’altro sotto quel suggerimento.
    Fried, Bixlow, ed Ever dovevano sicuramente aver ideato questo piano per lasciarmi da sola con il biondo.
    E dovevo ammettere che quel costante contatto con il Dio del Tuono stava risvegliando molte cose. Non solo i ricordi dei nostri momenti insieme, ma anche i sentimenti che ardentemente cercavo di sopire nel mio cuore.
    Luxus mi osservò attentamente, prima di abbassare lo sguardo.
    << Ti sei mai pentita? >> domandò all’improvviso.
    La mia attenzione s’incentrò completamente sulla sua altera figura, eppure la sua espressione titubante mi confuse.
    << Di cosa? >>.
    << Di avermi concesso la tua purezza. Di ciò che c’è stato tra noi >> chiarì Luxus.
    Per la prima volta il suo tono non era sicuro, percepivo una nota di nervosismo e preoccupazione che non gli appartenevano.
    Continuai a fissarlo, riflettendo alcuni istanti. Spesso mi ero domandata perché il mio cuore avesse deciso di battere per lui, ma mai una volta mi ero pentita delle scelte fatte.
    Perdere la verginità con Luxus, avere una relazione segreta e non propriamente stabile con lui, ed alla fine vederlo allontanarsi perché era stato espulso dalla gilda...
    << No >> mormorai, abbassando a mia volta lo sguardo << Ho sempre fatto ciò che sentivo essere giusto, dando ascolto a ciò che voleva il mio cuore e non la mia testa >>.
    Un lieve fremito attraversò il mio corpo, conscia del rischio che correvo nel confessargli la verità.
    << Non mi sono mai pentita di nulla perché io volevo fare ciò che ho fatto >>.
    Riportai l’attenzione sul biondo, scoprendo che mi stava osservando con sguardo stupito e nel contempo speranzoso.
    << E poi devo ringraziarti Luxus >>.
    << Perché? >>.
    Stavolta era lui quello confuso.
    << Perché mi hai donato Hikaru >> risposi con un dolce sorriso.
    Sgranò gli occhi e notai una forte ed impensabile emozione attraversare le sue iridi grigie.
    << Ti confesso che vederlo crescere è stato molto difficile, e dannatamente doloroso. Più passava il tempo e più ti somigliava, sia fisicamente che caratterialmente. “Tale e quale a suo padre” continuavo a ripetermi >> ricordai, non vergognandomi delle lacrime che traditrici avevano iniziato a rigarmi le guance << Non mi pento di ammettere che pensavo a te in ogni istante. Mi mancavi terribilmente, ma al contempo dovevo essere forte per Hikaru. Dovevo essere una buona madre per... nostro figlio >>.
    Forse mi stavo confidando troppo, ma non riuscivo a fermare le parole che per tanto tempo erano rimaste incastrate nella mia gola. Era difficile per me aprirmi così tanto, ma avevo raggiunto il mio limite.
    Sussultai quando le braccia muscolose di Luxus mi avvolsero, permettendomi di nascondere il volto contro il suo petto.
    << Sei una madre eccezionale Alexis. Non devi mai dubitarne >> mormorò l’uomo.
    Mi lasciai andare definitivamente, aggrappandomi alla sua schiena ampia e forte prima di sfogarmi in un pianto liberatorio.
    Stavo facendo uscire tutto il dolore che per sette anni avevo represso, mi stavo mostrando fragile e vulnerabile dinanzi a Luxus. Eppure non m’importava perché in quel momento avevo solo bisogno di quel calore, di quella forza, e di quel senso di protezione che solo lui sapeva infondermi.
    << Mi sei mancato >> sussurrai tra i singhiozzi.
    << Sono qui ora >>. Luxus rafforzò l’abbraccio, sfiorandomi una guancia con le labbra. << Non ti lascerò sola mai più >>.

    ***



    Natsu’s POV

    Erano già passate tre settimane dal nostro arrivo in quel luogo paradisiaco, e gli intensi allenamenti stavano mostrando i propri frutti.
    Ero migliorato molto e finalmente avevo imparato a padroneggiare anche la nuova modalità di Drago di Fuoco e Fulmini. Ora dovevo solo incrementare al massimo il mio potere, così da potermi scontrare nuovamente con Alexis.
    Non sapevo come mia sorella fosse riuscita a capire come separare i due elementi, ma usandoli insieme ero inarrestabile dovevo ammetterlo.
    Però mi seccava alquanto dover ringraziare Luxus per quel nuovo risultato.
    Ma c’erano altre due questioni a cui dovevo far fronte: la prima riguardava i miei strani sentimenti verso una certa biondina di mia conoscenza. La seconda verteva su Alexis e Luxus.
    << Come mai sei qui fuori tutto solo? >> domandò Lucy.
    Ecco che uno dei miei grattacapi faceva capolino al mio fianco.
    Era sorprendente quanto la maga riuscisse sempre ad apparire nel momento del bisogno.
    << Stavo pensando >> mormorai, lo sguardo rivolto all’orizzonte.
    << A cosa? >>.
    << Al fatto che sono un pessimo fratello >> sospirai.
    Abbassai gli occhi sulla sabbia, dandomi dello stupido e dell’incompetente.
    << Perché dici questo? >>.
    Lucy mi stava osservando con sguardo dolce, volendo davvero capire la situazione ed aiutarmi a superarla.
    << Come ho fatto a non accorgermi della relazione tra Ale e Luxus? Come ho potuto non comprendere il motivo della sua malinconia quando lui era in missione o subito dopo che il biondo se n’era andato? Come ho- >>.
    Lucy mi posò una mano sulla bocca, fermando la lunghissima lista di accuse ed insulti che mi stavo rivolgendo da solo.
    << Non è colpa tua Natsu, nessuno di noi aveva mai notato ciò che era nato tra loro. Alexis e Luxus sono sempre stati bravi a nascondere i propri sentimenti >> m’interruppe Lu.
    << Ma sono il suo gemello >> tentai di dire.
    << A volte ci sono emozioni o situazioni che nemmeno un fratello o un amico riescono a comprendere appieno. Questa situazione riguarda Luxus ed Ale e solo loro possono risolverla definitivamente >> rispose.
    Trovava sempre un modo per farmi sentire meno in colpa e per risollevarmi il morale. Era una ragazza eccezionale e mi maledivo continuamente per essere stato così cieco fino a quel momento.
    << Secondo te Luxus è davvero innamorato di mia sorella? >>.
    In fondo non volevo veramente sentire la risposta, ma da una parte volevo proteggere la mia gemella. Ale aveva sofferto tanto e non volevo che ricevesse un’ulteriore delusione.
    << Penso che Luxus abbia cercato di nascondere i suoi veri sentimenti, ma l’amore tra lui ed Alexis è vero e puro >> disse Lucy.
    Un magnifico sorriso le increspò le labbra, facendomi trattenere il respiro ed accelerare i battiti del cuore. Era così bella, così luminosa.
    Come avevo fatto a non notarlo prima?
    << Cosa te l’ha fatto capire? >> m’incuriosii.
    << Il modo in cui si guardano, i gesti che si scambiano, le parole che si rivolgono. Tutto questo mi ha fatto capire che il loro rapporto è profondo e basato su un legame indistruttibile >> spiegò.
    La fissai negli occhi, notando una strana luce illuminare le sue iridi nocciola. Ed ero sicuro che quel bagliore non fosse dovuto al chiarore della luna o a quello delle stelle.
    << Sei mai stata innamorata? >> mi scappò.
    Perché quel luccichio non poteva essere altro che amore.
    << In effetti c’è un ragazzo che mi piace >> ammise arrossendo.
    Una strana sensazione mi aggrovigliò lo stomaco. Un disgustoso senso d’impotenza e... gelosia.
    << Un’amica mi ha anche consigliato di rivelargli i miei sentimenti, ma ho paura che il nostro rapporto cambi dopo la mia confessione >> concluse con un sospiro rassegnato.
    Mi voltai verso di lei, posandole le mani sulle spalle per girarla e così essere l’uno dinanzi all’altra.
    << Se siete veri amici nulla potrà cambiare ciò che c’è tra voi >> dissi con convinzione << Sei la persona migliore che abbia mai conosciuto Lu, e solo un pazzo ti rifiuterebbe >>.
    I suoi occhi divennero lucidi, mentre alcune lacrime iniziavano a scorrerle sul viso ancora arrossato. Non sopportavo di vederla triste, così asciugai quelle gocce salate e mi beai del contatto con la sua pelle calda e morbida.
    << Natsu >> sussurrò.
    << Sì? >>.
    Incrociai i suoi occhi, sentendomi travolgere dall’intensità delle sue emozioni.
    << Ti amo >>.
    Sgranai gli occhi dalla sorpresa, dandomi davvero dello stupido idiota.
    Ero io il ragazzo di cui parlava?
    Sorrisi, spostando le mie mani sulla sua vita sottile e tirandomela contro. Il suo corpo formoso combaciava perfettamente con il mio.
    << Ti amo anch’io Lu >> ammisi sulle sue labbra << E scusami se ci ho messo tanto a capirlo >>.
    La sua risata era musica per le mie orecchie.
    Le sue mani si posarono leggere sulle mie guance, prima che cancellasse la distanza tra le nostre bocche. Il contatto con le sue labbra dolci scatenò un divampante incendio dentro di me.
    Era quella la forza dell’amore?
    Era quella l’ardente potenza della passione?
    Approfondii il bacio, carezzando con la lingua quella di Lucy per assaporarla completamente.
    << Andiamo in camera mia >> proposi.
    La bionda annuì, seguendomi mano nella mano verso l’albergo poco distante dalla spiaggia.
    Sarebbe stata una lunga e calda notte, piena di passione ed amore.
    E sicuramente ne sarebbero seguite tante altre d’ora in poi. Pensai con un sorrisetto malizioso.
     
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    La ho appena iniziata, come scrivi bene 😍 storia bella bella bella!
     
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    Wooww, sempre più belli i capitoli!!!
     
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