Miho Obana

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  1. Kayleah
     
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    mihoobana

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    Image © Miho Obana

    Miho Obana (小花 美穂) è una famosa mangaka giapponese (come se i mangaka fossero del Burundi) nata a Tokyo il 26 Aprile del 1970 (40 anni e non dimostrarli).

    Ha iniziato la sua carriera di mangaka come assistente di Momoko Sakura creatrice di Chibi Maruko-chan (dura la gavetta… e pensare che poi è diventata più famosa di lei), di cui parla sempre con affetto nei quarti di pagina che inserisce nei suoi lavori. Il suo debutto come professionista lo fa nel 1990 con una piccola one-shot chiamata Mado no Muko (Al di là della finestra) pubblicata nel numero autunnale della rivista Ribon Original. Nei primi anni ’90 si dedica esclusivamente a storie brevi, che verranno poi raccolte nei volumi autoconclusivi Shironami no Illusion (L’illusione delle onde bianche) e Setsunaine (Fa così male), rispettivamente, del 1992 e 1993. Queste one-shot trattano di storie d’amore non sempre felici, caratteristica che si riproporrà anche in alcune delle sue future opere (in TAAAAAANTE sue future opere). Nel 1994 viene pubblicato il primo tankobon di Konote wo Hanasai (Non lasciare questa mano), che narra la storia di Yukako, una ragazza che deve risarcire i debiti dei defunti genitori (in giappone è normale che i genitori lascino tanti debiti ai figli… spesso devono pure darli ai vari strozzini per pagarli XD) ed è aiutata da Kou, suo ex compagno di scuola, pronto a sacrificarsi per lei (Beata!). Da quest’opera, nello stesso anno, viene scritto un romanzo da Michiko Kawada.

    L’anno successivo inizierà la serializzazione dell’opera che l’ha resa famosa in ambito mondiale: Kodomo no Omocha (Il giocattolo dei bambini). Quest’opera la impegnerà fino al 1999 e si comporrà di 10 tankobon. Da Kodocha, nome dato all’opera dai fan giapponesi, viene tratto nel ’96 un anime, in Italia noto con il titolo Rossana, che la farà conoscere in tutto il mondo (Anche se da noi è stato parecchio censurato). Nel 1996 viene pubblicato un nuovo volume di storie autoconclusive: Neko no Shima (L’isola dei gatti) e nel 1999 è la volta di Mizu no Yakata (La villa dell’acqua), speciale di Kodocha che rappresenta il film girato da Sana e Naozumi nelle pagine di Kodomo no Omocha.

    Nel 2000 inizia la pubblicazione di Partner (o come lo chiama Tididdì… “Quello tutto incasinato”), uno shojo manga dai caratteri horror. Questo manga è totalmente diverso dagli altri. Infatti affronta tematiche particolari come il suicidio e la trasformazione in zombie (tutta roba molto allegra).

    Nel 2001 è la volta di Andante, un manga dedicato al mondo della musica. Obana sensei infatti ha una particolare passione per la musica. Suona il sassofono alto, come la protagonista del manga, ed è sposata con un musicista professionista, dal quale ha avuto una figlia (No, non si chiama Sana… Sana è il nome della sua cagnolina… sul serio!). La conoscenza del sassofono da parte dell’autrice traspare dal manga nelle spiegazioni sul funzionamento dello strumento che la stessa autrice dà nei quarti di pagina.

    Dopo la conclusione di Andante, vengono pubblicate due storie brevi: Bunkai File (Il file archiviato), pubblicato poi come speciale sul volume 3 Honey Bitter, e Pochi, che nonostante lo stesso titolo dello speciale contenuto in La villa dell’acqua, ha una trama differente.

    Nel 2003, le pubblicazioni della Obana passano da Ribbon, rivista per ragazze (shojo), a Cookie, rivista dedicata a un pubblico più adulto (josei), dove inizia a serializzare Honey Bitter. L’uscita dei capitoli di quest’opera, però, è resa irregolare dai problemi di salute della sensei. Infatti, negli ultimi anni, Miho Obana ha iniziato a soffrire di problemi al polso della mano con cui disegna. Questo comporta un rallentamento nella produzione delle tavole e anche un peggioramento sul lato grafico e sulla trama.

    Nel 2003 è stato anche pubblicato il volume autoconclusivo Aru you de nai Otoko e nel 2005 sono state ristampati Kono Te o Hanasanai, Setsunaine e Neko no Shima, in una raccolta intitolata Obana’s Earlydays Selection.

    Fonte: Nekobonbon.com

    MIHO OBANA: Le opere

    1990 – Al di là della finestra (Mado no Muko): In ‘Al di là della finestra’, Ritsuko è una ragazza innamorata dell’amore, che ogni giorno fantastica a proposito di una romantica coppia che frequenta la sala da tè dove lei lavora. Scoprirà però che la perfezione non esiste, ma che si può vivere intensamente e con serenità una bellissima storia ‘normale’. (Trama: Dynit)
    1992 – L’illusione delle onde bianche (白波の幻想 Shiranami no Illusion): ‘L’illusione delle onde bianche’ racconta le vicende di Ryo, spensierato donnaiolo, e Toko, ombrosa e problematica ragazza di cui s’innamora. Dalla cima della scogliera, Toko guarda il cielo e il mare. Temendo che tenti il suicidio, Ryo indaga sul drammatico passato della ragazza nel tentativo di raggiungere l’abisso del suo cuore. (Trama: Dynit)
    1992 – Una scena del settimo anno (7 Nen me no scene): ‘Una scena del settimo anno’ Kaoru, proveniente da una famiglia-bene, e Machan, figlio di divorziati con una madre depressa e inesistente, si conoscono da sempre. Ma la mamma di Kaoru si oppone alla loro amicizia per via di una certa vicenda accaduta quand’erano ancora bambini. La ragazza sarà costretta a lottare, armata della forza dell’amicizia che la lega a Machan. (Trama: Dynit)
    1992 – Io e la signorina (Boku to ojousama): Nel delicato ‘Io e la signorina’, che per certi versi riporta alla memoria l’italianissimo film ‘Vacanze Romane’, Yutaka accoglie a casa sua una ricca ragazza scappata di casa perché stanca delle restrizioni e dei doveri imposti dalla sua famiglia, che ha deciso persino chi dovrà sposare. E, per qualche giorno, le farà vivere una vita normale. Ma non ci si può nascondere per sempre dalla realtà. (Trama: Dynit)
    1993 – Fa così male (せつないね Setsunaine): Nel primo racconto che dà il titolo al volume, Chie, figlia del gestore di una catena di locali di pachinko, s’innamora di un dipendente di una delle sale. Ma Kyo, più grande di lei, non è giunto in città da solo: con lui c’è Ikuko, che per amore è scappata di casa, lasciando la famiglia e la scuola. Per avere Kyo, Chie è disposta a tutto, senza rendersi conto di quanto potrebbe farlo soffrire; travalica così il sottile confine tra l’amore e l’egoismo. (Trama: Dynit)
    1993 – Un bacio rubato alla principessa addormentata (Nemuri hime ni zureta kiss): Protagonista de ‘Il bacio rubato alla principessa addormentata’ è Kanoko, che si accorge di essere innamorata di Nashiki solo dopo essersi rifiutata di diventare la sua ragazza. Ad approfittare della situazione è il migliore amico di Nashiki, ma qual è veramente il suo scopo? (Trama: Dynit)
    1994 – Non lasciare questa mano (この手をはなさない Konote wo Hanasanai): Con sentimento, drammaticità e la consueta comicità che la caratterizza come autrice intelligentissima e ironica, Obana Sensei racconta le vicende e le vicissitudini di Ko. Per quanto sia ancora uno studente, che nel tempo libero aiuta il fratello a gestire il pub ereditato dal padre, il giovane sogna di aprire un locale tutto suo, un giorno. È fidanzato con una ragazza con cui va d’accordo e la sua vita scorre nella normalità, fino al momento in cui riconosce, tra la folla, Yukako: il suo primo amore!
    Scomparsa dal quartiere, forse dalla città o magari persino dal Paese da oltre sei anni, Yukako era la compagna con cui più aveva legato a scuola, a quei tempi, e che ammirava per la forza di carattere che dimostrava nonostante le difficoltà economiche quotidianamente affrontate dalla sua famiglia. Se n’era andata lasciandogli solo un biglietto d’addio, e adesso che l’ha ritrovata, Ko non è assolutamente disposto a perderla di nuovo, scoprendosi ancora innamorato di lei, come se, per il suo cuore, da allora nulla fosse cambiato.
    Al contrario, Yukako sembra un’altra persona: in fuga dagli strozzini, per sopravvivere è dedita al taccheggio, e vive con lo sfaccendato ex compagno di sua madre.
    Per sottrarla a un dubbio destino, Ko le trova un lavoro e le offre una casa e il suo amore. Ma gli eventi prendono una brutta piega, e lo stesso Ko resta invischiato nei loschi affari dei malavitosi che, pronti a metterla sulla strada, tormentano Yukako. (Trama: Dynit)
    1994 – Un amore così (Sonna Romance): In ‘Un amore così’, all’inizio della scuola Chiharu riconosce in un compagno di classe il ragazzo con cui ha trascorso una notte indimenticabile, in un momento in cui si sentiva particolarmente triste per essere stata respinta dal professore per cui aveva una cotta.
    La luce del sole toglie romanticismo e mistero ai suoi ricordi, facendo risaltare quegli aspetti di lui di cui Chiharu non sospettava nemmeno l’esistenza. Ma, in fondo, che male c’è ad accettare e ad amare le persone semplicemente per quello che sono? (Trama: Dynit)
    1994 – Una felicità senza scadenza (Mukigen no Shiawase): Vale anche per Keiichi, protagonista di ‘Una felicità senza scadenza’ insieme a Yuki, sua ingenua e svampita fidanzata con cui condivide anche la passione per i gatti, ma che a un certo punto decide di ‘prestarlo’ a Hitomi, compagna di scuola innamorata di lui. Superato lo sconcerto, convinto che Yuki vogllia regalare a Hitomi qualche bel ricordo di loro due, Keiichi si presta al gioco: apparterrà a Hitomi per una settimana, al termine della quale Hitomi organizzerà una festa… molto privata.
    L’incontro con un tassista molto speciale farà aprire gli occhi a Yuki: riusciranno ad arrivare alla villa di Hitomi prima che la festa abbia inizio? (Trama: Dynit)
    1994 – Il giocattolo dei bambini (こどものおもちゃ Kodomo no Omocha): All’inizio di quest’avventura, Sana è appena una bambina, graziosissima e dotata di un grande talento: nonostante la giovane età, è molto famosa per aver lavorato in teatro e alla televisione come protagonista di spot pubblicitari, attrice e addirittura conduttrice.
    Estroversa e allegra, Sana si trova alle prese con alcuni compagni di classe problematici, e quando i fenomeni di bullismo si spingono oltre, la bambina affronta direttamente il capobanda, Akito Ayama.
    È l’inizio di un rapporto molto complicato, che sfocerà in una bella amicizia: Akito soffre infatti dell’indifferenza della sua famiglia, ha perso la mamma e sfoga a scuola la sua frustrazione, maltrattando i compagni più deboli.
    Chi, meglio della solare Sana, può aiutarlo a uscire da quella triste situazione?
    Affatto abituato a essere oggetto delle attenzioni che la sua nuova amica le riserva, Akito pian piano se ne innamora. Come tutte le cotte infantili, anche la loro è confusa e dolcissima, fatta di ‘cose da bambini’. I quali, però, nel corso dell’opera crescono, avviandosi all’adolescenza.
    Alla cerchia di amici appartengono il mite Tsuyoshi, figlio di genitori separati, il giovane attore Naozumi – anche lui innamorato di Sana, Aya, Fuka e tanti altri personaggi che vi sarà impossibile dimenticare, una volta che sarete entrati a far parte del mondo di Sana. La stranissima mamma, scrittrice e con il nido di uno scoiattolo tra i capelli acconciati nei modi più improbabili, vi catturerà con i suoi eccentrismi, non ultimo la sua ‘collezione di cose inutili’. Misako, questo il suo nome, trovò una bambina abbandonata nel parco. E lei, che non poteva avere figli. (Trama: Dynit)
    1996 – L’isola dei gatti (猫の島 Neko no Shima): Protagonisti de ‘L’isola dei gatti’ sono Sota e Mari, due ragazzini che vivono in uno di quei villaggi di campagna in cui a scuola, in un’unica aula, sono riuniti bambini di diverse classi ed età.
    È così che Mari accudisce i bambini più piccoli, mentre Sota preferisce occuparsi dei gatti. Il suo amore per i gatti, trasmesso dal padre veterinario, lo porta a provare ancor più compassione ogni volta che la marea porta a riva i corpicini senza vita di gatti provenienti da un vicino isolotto. Un luogo maledetto, in cui in tempo di guerra venivano conservati e sperimentati gas tossici che ne hanno mutato la popolazione. Una volta morti, i mutanti dell’isola tornano a essere semplici gatti, e l’occasione per scoprirlo è offerta da un’avventurosa gita in barca fino alle coste dell’isola, dove Mari e Sota incontrano la bambina-gatto Nao. Spontanea, sincera e piena di vita, Nao si traveste e visita il mondo degli umani, restandone però profondamente delusa: viene infatti aggredita da un gruppo di ragazzi che, smascherata la sua vera identità, l’accusano di essere un mostro.
    L’epilogo, a sorpresa, lascia di stucco e soprattutto lascia spazio alla speranza, ma durante tutto il volume è evidente la critica costruttiva della Maestra Obana a un’umanità talvolta indegna di chiamarsi tale, che fa la guerra, che danneggia l’ambiente e gli altri esseri viventi rifiutando poi, con ipocrisia, di riconoscere i propri stessi errori. Dimenticandosene per non doverne affrontare le conseguenze.
    Anche in questo caso, come poi nell’internazionalmente noto ‘Il giocattolo dei bambini’ (Rossana), l’unica speranza è riposta nella volontà di comprendere che cosa si nasconda dietro l’apparenza. Nell’accettare la diversità riponendovi la gioia della scoperta. Nell’innocenza dei bambini e nella loro naturale e affettuosa attrazione verso gli animali, capaci talvolta di più umanità di quanta ne dispongano gli esseri umai stessi. (Trama: Dynit)
    1996 – Aru You de Nai Otoko (あるようでない男): Masami difende, senza capirne esattamente la ragione, la bruttissima Sayori, che viene praticamente costretta ad andare ad un concerto insieme ad un gruppo di ragazze che a lei non piacevano, solo perche’ queste hanno bisogno di un’altra persona che vada con loro, mentre sta cercando qualcosa per terra che gli e’ caduto. A causa di questa sua azione, Sayori si innamora di Masami, un ragazzo molto popolare tra le sue coetanee. (Trama: Fantashark2000)
    1996 – Dal fondo, quarto banco vicino alla finestra (Mado giwa ushiro kara 4 ban me): A chiudere la raccolta è il bellissimo “Dal fondo, quarto banco vicino alla finestra”. Takao e la bellissima Miwa si lasciano, e lei si mette insieme al fratello minore di Takao. Naturalmente a scuola si diffondono pettegolezzi a non finire. Finché Ayuko, attratta dal carattere schivo e dal fascino cupo di Tatsuo, decide di indagare. (Trama: Dynit)
    1999 – La Villa dell’Acqua (水の館 Mizu no Yakata): Hiroto (Naozumi Kamura) è alla ricerca del fratello maggiore Masato (Takamitsu Kawai) e della sua ragazza Miwa (Asako Kurumi), misteriosamente scomparsi anni addietro insieme a un’amica. Quando s’imbatte in una splendida villa sul lago, ad accoglierlo trova Mako (Sana Kurata), che lo conduce sì dal fratello e da Miwa, ma solo per precipitarlo in un peggiore incubo: alla villa il tempo si è fermato, ma solo per Mako. La ragazza, infatti, è morta da tempo, e poiché ritiene i suoi due amici responsabili della sua drammatica fine, non permette loro di lasciare quei luoghi in cui il dramma si è cristallizzato per ripetersi nel tempo, ancora e ancora.
    Un film (a fumetti!) di straordinaria intensità, interpretato da un cast d’eccezione e intervallato da divertentissimi ‘dietro le quinte’. (Trama: Dynit)
    1999 – Pochi (ポチ): Speciale di La villa dell’acqua. È incentrato su un ragazzino trattato in modo anomalo dalla madre che ha perduto il senno a causa di tragedie familiari, e viene perciò da lei considerato e chiamato come un cagnolino: “Pochi”.
    2000 – Partner (パートナー): Narra le vicende delle gemelle Nae e Moe e dei loro ragazzi, Takashi e Ken, alle prese con un’organizzazione che si pone come agghiacciante obiettivo la creazione di una nuova razza di cadaveri rianimati: la LSP, Living Stuffed People. Un giorno le due sorelle litigano, lasciandosi piene di rancore. Poco dopo Nae viene informata della morte di Moe: la ragazza sarebbe rimasta uccisa in un incidente stradale. In realtà il suo destino è ancora più atroce, e il suo corpo sta per tornare a uno stato di non-vita. (Trama: Dynit)
    2001 – Andante (アンダンテ): La madre di Mei si è risposata col padre di Natsu, e adesso i due incoscienti genitori, in lite tra loro, hanno lasciato i figli ad arrangiarsi da soli.
    Fortunatamente Natsu, compositore che arrangia testi per il mercato musicale, ha modo di prendersi cura di Mei, almeno fino al giorno in cui Melvina – figlia adottiva del padre di Natsu, rimasta di recente orfana di madre – si stabilisce a casa loro. Come ospite, dovrebbe fermarsi per una notte soltanto, ma Natsu si innamora di lei e della sua bellissima voce, suscitando la gelosia della sorella. Sentendosi di troppo, Mei si rifugia per sfogarsi suonando il sax in un vecchio locale in disuso. Con sua grande sorpresa, non è sola: schivo ma molto bello, il ragazzo le rivela di detestare Natsu, la persona che Mei ammira di più. (Trama: Dynit)
    2003 – Pochi (ポチ): Narra di una ragazzina a nome MIku che si innamora di uno strano ragazzo che fin da piccolo si fa chiamare Pochi. (Trama: Shoujo-Manga.net)
    2004 – Honey Bitter (ハニービター): Protagonista di questa storia – che si preannuncia come il capolavoro di Obana Sensei – è Shuri Otokawa, tirocinante dell’FBI a New York. I compiti di Shuri non si limitano a quelli di una comune agente, sconfinando nel paranormale: è infatti in grado di percepire il verificarsi di eventi futuri legati alle persone con cui viene in contatto, e di leggere la mente. Nel privato, il suo potere ha allontanato da Shuri gli amici, timorosi d’essere spiati nel proprio privato, e persino l’amata mamma.
    Sembra quindi impossibile, per la ragazza, condurre una vita normale: ha avuto una sola storia d’amore, dalla quale è uscita ferita e con delle ottime ragioni per evitare gli uomini. Finché incontra il collega Yota Kubo… un tipo davvero molto speciale, completamente pazzo di lei! (Trama: Dynit)

    Preso da: Nanoda.com
     
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  2. Kodocha-chan
     
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    è la mia mangaka preferita :cipo%20(75).gif: :wub:
     
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  3. Kayleah
     
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    Anche la mia *-* la adoro :cipo%20(139).gif:
     
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    Le sue opere debbono essere lette e collezionate... Bellissime
     
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    è fantastica e bravissima!!! adoro le sue storie :1206806675.gif:
     
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  6. ~Funny.
     
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    Mi piace tantissimo il suo modo di disegnare :cipo%20(85).gif: è una delle mie mangaka preferite!
     
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  7. giuli*manga
     
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    E' una bravissima mangaka *-* La adoro!!
     
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  8. s90
     
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    ecco la mia mangaka preferita in assoluto, ho consumato le pagine de Il giocattolo dei bambini a forza di rileggerlo, mi fa ridere e commuovere allo stesso tempo e trafiletti dove l'autrice parla di se sono divertentissimi xD l'unico mio dispiacere è l'adattamento anime di Kodocha che secondo me non rende per niente giustizia all'opera!! ne sminuisce la serietà e la profondità con cui tratta alcuni temi.
     
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    Lei è proprio una grande!!!! Pensi di leggere un manga "leggero" e invece ti ritrovi ad affrontare tematiche importanti!!! L'adoro!!!!
     
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    Adoro questa mangaka :ip.gif: e adoro tutte le sue opere <3
     
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  11. francii..
     
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    è una di quelle mangaka che stimo dal profondo ^_^
     
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  12. yuuki10
     
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    adoro questa mangaka :1206806675.gif: soprattutto ancora adesso dopo averlo letto un milione di volte Rossana ancora l'ho rileggo :cipo%20(122).gif:
     
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    Di lei mi piace molto come riesce ad affrontare temi pesanti senza cadere nel banale. Ho apprezzato molto Kodomo No Omocha (e chi non lo apprezza XD) e Andante.
     
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    cramen
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    Si é molto brava nello sviluppo delle trame, per nulla banali, i disegni non sono il massimo, abbastanza semplici, ma quando inizi una storia ti prende e vuoi vederne presto la fine...in linea ci massima mi piace
     
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  15. Aoi-chan
     
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    Ma lei un mito , Ipse dixit . eh ! :cipo%20(78).gif:
     
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