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Questa fan-fic l'avevo iniziata su EFP... sono indecisa se continuarla fatemi sapere 
PROLOGO
° Sotto i fiori di ciliegio
“I suoi occhi ambrati e i capelli color dell’oro…seduto sulla veranda a fissare il cielo, mi sembrò di guardare un dipinto…”
Questi furono i miei primi pensieri quando lo vidi per la prima volta ero piccola e non sapevo ancora cosa stesse succedendo intorno a me, amavo giocare spensierata, correre a perdi fiato nelle campagne intorno alla mia casa mentre Rei mi rincorreva tentando di fermarmi, quante risate nessuno può fermarmi io sono il vento… si può fermare il vento? Io pensavo di no e invece con il tempo mi sono dovuta ricredere anzi forse il giorno in cui lo incontrai capii che esisteva una gabbia anche per il vento.
-Sana…Sana…vieni qui-
La mamma mi stava chiamando cosi mi fermai di botto e Rei che ancora era dietro di me ad inseguirmi cadde a terra, scoppiai a ridere.
-Lady Sana non dovrebbe fermarsi cosi è molto pericoloso sa…-
-Perdonami Rei non mi ero accorta che fossi ancora dietro di me, ti sei fatto tanto male?-
-Ma si figuri io sono qui per proteggervi se mi facessi male con una banale caduta non sarei più degno di voi mia lady-
Si era messo in ginocchio davanti a me proprio come farebbe un cavaliere con la sua principessa e prendendomi la mano se la portò alla labbra baciandola, ero solo una bambina però per me Rei era proprio come uno dei cavalieri delle favole che mi raccontava la mamma…a proposito della mamma…
-Rei dobbiamo andare la mamma mi stava chiamando-
Rimase pietrificato davanti a me ma durò solo qualche secondo, mi prese in braccio e corse verso casa.
-Rei…-
-Mia signora deve perdonarmi la piccola lady corre cosi veloce che…-
-Stai cercando delle giustificazioni?-
Abbassò il capo zettendosi subito mi mise a terra e si prostrò dinanzi alla mamma.
-Suvvia Misako non prendertela è ancora un giovane ragazzo stare dietro a sana non deve essere facile-
-Nonnina…-
Corsi verso di lei abbracciandola ma lei non me lo permise.
-Sana capisci che per un tuo sbaglio a rimetterci è stato un tuo sottoposto?-
-ma io…-
-niente ma…Sana stai crescendo e devi cominciare a renderti conto che un tuo sbaglio può creare grossi problemi a chi sta sotto di te…io ormai sono anziana e il mio ruolo di capo famiglia è passato a tua madre ma tu capisci che presto il ruolo sarà tuo? E che l’impero Kurata verrà affidato nelle tue mani? Tu sei consapevole del fatto che la nostra famiglia non è uguale alle altre vero?
Ero ferma davanti a lei e non riuscivo a parlare, avevo sbagliato e a rimetterci era sto Rei…la nonna aveva ragione, m’inginocchiai davanti alla mamma.
-Madre vi prego di non prendervela con Rei la colpa è mia prendetevela con me-
Alzo lo sguardo apri il suo ventaglio nascondendoci metà del suo viso e continuo a guardarmi.
-Oggi ho una riunione te lo avevo già detto e tu verrai con me, signora Shimura prenda Sana e la faccia cambiare-
-si, mia signora-
Segui la signora Shimura nella mia stanza, mi lavò, mi acconciò i capelli e infine mi aiutò a mettere il kimono quando scesi di nuovo giù Rei era alla guida della macchina e mia madre dietro che mi stava aspettando salìì e partimmo. Il viaggio mi sembrò interminabile la mamma non mi aveva mai portato con se ma sicuramente questo fa parte di ciò che diceva la nonna e non è che non lo sapessi ma all’epoca non gli davo peso, guardavo fuori dal finestrino e intravidi quello che sarebbe stato il mio futuro, arrivati di fronte a questa casa l’aria che tirava era un misto di tensione unità a chissà cos’altro mi strinsi vicino alla mamma senza toccarla e continuai a camminare. La casa era in stile vecchio Giappone circondata da uno splendido giardino pieno di alberi e fiori uno spettacolo magnifico dinanzi alla porta ad aspettarci vi erano molte cameriere che ci diedero il benvenuto e ci fecero strada dentro l’immensa casa, ci accompagnarono fino ad una delle tante stanze che dava sul giardino.
-Sana tu aspetterai qui Rei verrà con me e ti raggiungerà subito dopo hai capito?-
-si madre-
Rimasi da sola nella stanza mi avvicinai alla porta finestra e l’apri davanti a me c’era un bellissimo albero di ciliegio e tutto intorno cadevano i suoi petali sospinti dal vento mi misi seduta sulla veranda ad ammirare quel bellissimo spettacolo con la coda dell’occhio vidi una ragazzino seduto più giù che guardava il cielo e ne rimasi incantata capelli color dell’oro, occhi color ambra in mezzo al turbinio di petali mi sembrò di ammirare un dipinto, spinta dalla curiosità decisi di avvicinarmi.
-ti ho vista sai, perché ti nascondi esci fuori-
-mmm scusami non volevo disturbarti-
Per la prima volta i nostri occhi s’incontrarono e una scarica pervase il mio corpo.
-come ti chiami?-
-Sana e tu?-
-Akito…non ti ho mai vista qui sei per caso la mia nuova cameriera? Direi che sei un po’ piccola-
-emmm cosa!? Non sono affatto la tua cameriera e poi abbiamo la stessa età, credo..-
Ma come si permetteva questo bambinetto a darmi della cameriera… avevo distrutto tutte le cose buone che avevo pensato su di lui.
-ti sei offesa? Non è poi cosi brutto lavorare per me sai?-
Ero completamente sconvolta.
-io sono Ku..-
-aki, aki..-
-Fuka che ci fai qui?-
-Oggi c’è una riunione ed ho accompagnato i miei genitori –
Mi aveva completamente dimenticata, maschi… chi li capisce è un saggio, feci per andarmene ma venni presa per un braccio.
-ehi dove vai?-
-penso di essere ancora libera di andare dove voglio-
-Aki chi è questa?-
-non lo so lo incontrata oggi per la prima volta-
-io non mi chiamo questa… il mio nome è Sana-
Ma chi è questa antipatica… avrei fatto meglio ad aspettare Rei nella stanza.
-io sono Fuka…Matsui Fuka molto piacere-
CONTINUA...
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