Ti stavo aspettando

Fairy Tail, rating: rosso

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    Buongiorno a tutti!!

    Sono qui per proporvi una mia storia (completa) sull'anime Fairy Tail. Vediamo cosa ne pensate ^_^
    ATTENZIONE: rating rosso perchè vi saranno descritte scene di sesso :wub: :iavSJNC:
    A vostro rischio e pericolo leggere! :vFTnXpl: Io vi ho avvisati/e :P :P

    TRAMA
    Dopo sette lunghi anni il gruppo ibernato sull'isola Tenrou poteva finalmente tornare a casa.
    Molte cose erano cambiate in quel lasso temporale, molte erano le sorprese che Natsu ed i suoi compagni avrebbero scoperto una volta tornati a Magnolia, una volta rientrati a Fairy Tail.
    Una di queste aveva corti capelli biondi ed occhietti grigi che facevano capitolare chiunque, un caratterino allegro e spensierato, ed una gran voglia di conoscere coloro che per anni erano stati lontani.
    Una nuova avventura attende i nostri personaggi, e chissà che nuovi e vecchi amori non riescano a vincere la sfida contro l'orgoglio e la paura di un rifiuto, permettendo ai ragazzi di essere finalmente felici dopo tanto tempo.



    PROLOGO

    L’appartamento era avvolto nella semioscurità grazie al fatto che le tende non fossero state completamente chiuse.
    La luna brillava alta nel cielo, oltrepassando le imposte ed irradiando la sua argentea luce nella casa.
    Due figure erano stese sul grande letto, i corpi nudi e sudati intrecciati tra loro. Il ragazzo sovrastava la compagna, desideroso di dominarla in tutti i sensi. Sapeva bene quanto a lei piacesse mantenere il controllo della situazione, sapeva che era nella sua indole non lasciarsi sopraffare da niente e da nessuno.
    Ma stavolta sarebbe stato diverso.
    Lei aveva accettato di lasciarsi andare, per una volta aveva acconsentito a farsi dominare da qualcuno.
    Occhi grigi e colmi di desiderio osservarono con minuziosa attenzione quel corpo femminile e forte. Iniziarono dai lunghi capelli rosa che erano sparpagliati a ventaglio sul cuscino. Passarono poi al volto delicato ed ora arrossato per l’imbarazzo e l’eccitazione. Si fissarono alcuni istanti in quegli occhi scuri che sapevano incantarlo, passando successivamente alle labbra sottili e rosse per i loro ardenti baci.
    L’uomo si abbassò sul collo scoperto della giovane, depositandovi lievi baci e stuzzicando la pelle sudata col suo fiato caldo. Le sue grandi mani si chiusero sui seni pieni, giungendo a stuzzicarne i capezzoli turgidi con la lingua e coi denti.
    Un gemito estasiato uscì dalle labbra della ragazza che inarcò la schiena, lasciando carta bianca al ragazzo che deliziosamente la stava torturando. La sua bocca così esperta sapeva dove stuzzicarla, sapeva bene quali fossero i suoi punti più sensibili.
    Un grido strozzato le si fermò in gola quando una mano di lui lasciò il suo petto per poggiarsi sulla sua intimità. Con l’indice le stava carezzando lentamente l’entrata bagnata dai suoi umori, facendole schiudere inconsciamente le gambe per aver un contatto maggiore.
    << Sei impaziente >>.
    La voce dell’uomo era bassa e roca, carica di focose promesse.
    << Ti prego >> sospirò lei.
    Con gli occhi chiusi e la testa reclinata sul cuscino, la giovane si stava mostrando sottomessa e vulnerabile alle carezze del compagno. Sentiva il suo corpo avvolto dalle fiamme, così caldo e fremente che poteva paragonare quel momento solo alle battaglie più eclatanti che aveva affrontato. Ma sapeva che quei brividi non erano causati dall’adrenalina della lotta, ma dall’eccitazione e dalla straziante e sublime attesa a cui il biondo la stava sottoponendo.
    << Non ti facevo così passionale, mia piccola Dragneel >> ridacchiò l’uomo.
    La ragazza stava per replicare, ma trattenne il respiro e la piccata risposta non appena percepì le dita di lui violare la sua femminilità. Era una sensazione nuova eppure così intensa che non riuscì a trattenere i gemiti nati da quell’inaspettato piacere. Le sue piccole mani si persero tra i biondi capelli del compagno, proprio mentre la lingua di lui iniziava a vezzeggiarle il clitoride gonfio.
    << Luxus >> lo incitò.
    Il giovane la saggiò e la stuzzicò per molto tempo, beandosi dei gemiti che lei emetteva e del suo nome alternato alla richiesta di prenderla.
    Il biondo stentava a credere di trovarsi nella sua casa, nel suo letto, proprio con lei. Molte erano le volte che litigavano anche per una sciocchezza, ed i momenti di tranquillità erano pressoché inesistenti. Lei ed il gemello riuscivano sempre ad irritarlo, quindi era davvero strano per lui ritrovarsi in quella situazione con Alexis Dragneel.
    << L-Luxus. Ti prego >>.
    Un’altra supplica lasciò quelle labbra rosse e martoriate dai canini appuntiti.
    La tentazione di farla impazzire era elevata, ma anche il suo autocontrollo stava per esaurirsi. Sentiva perfettamente quanto il suo sesso fosse duro e dolente, così decise di acconsentire alle continue suppliche della rosata.
    Tolse le dita dalla sua intimità, portandole alla bocca per pulirle dagli umori di lei. Il sapore rispecchiava perfettamente la personalità di Alexis: dolce ma con un retrogusto selvaggio proprio come il suo odore. Quel miscuglio di zolfo e cenere che la caratterizzava e che tanto il biondo adorava.
    Luxus si stese completamente su quel corpo rovente ed impaziente, sorreggendosi sul gomito sinistro per non pesarle. Le braccia di Alexis lo circondarono, poggiando le mani sulla schiena muscolosa del biondo per attirarlo maggiormente contro di sé. Voleva sentirlo totalmente, dentro e sopra di sé. Voleva che lui l’avvolgesse con le sue braccia forti e protettive, con la sua energia travolgente, col suo profumo tempestoso. Voleva perdersi nei suoi occhi grigi e nei suoi baci ardenti.
    Le labbra della giovane si socchiusero quando percepì la punta del membro di lui tormentare il suo centro umido. Nonostante le sue suppliche, lui ancora la stava torturando lentamente e con estremo divertimento. Lo notava dal ghigno malizioso sul volto di Luxus.
    << Dreyar- >> la frase le morì in gola non appena si sentì penetrare con un colpo secco.
    Luxus nel contempo strinse i denti e a malapena riuscì a trattenere un ringhio di piacere. La schiena gli bruciava a causa dei graffi che Alexis gli aveva procurato, ma quel fastidio aveva accentuato il godimento. Inoltre la giovane era dannatamente stretta, o forse era lui ad essere troppo grosso.
    L’uomo iniziò da subito a muoversi velocemente, ringhiando ogni volta che si spingeva profondamente nel corpo di lei. Si sentiva andare a fuoco per l’intenso ed inaspettato piacere che provava e che stava donando alla giovane che gemeva il suo nome continuamente. Il suo petto sfregava deliziosamente contro quello di Alexis, sentendo i suoi seni ed i capezzoli turgidi frizionare sui suoi pettorali scolpiti e sudati. Le gambe della rosata gli avvolsero i fianchi, aumentando in questo modo il contatto tra i loro corpi e permettendogli così di raggiungere punti sensibili ed eccitanti per entrambi.
    << Luxus >>.
    Ormai aveva perso il conto di quante volte lei avesse gridato il suo nome, però era anche fiero e soddisfatto di ciò perché era lui che la stava facendo impazzire. Era solo lui che stava possedendo il suo corpo con vigore e... ed intensa passione.
    Il biondo si sorprese per il veloce pensiero che aveva attraversato la sua mente, ma presto i suoi sensi e tutto il suo essere furono nuovamente incentrati sulla figura tremante della ragazza. Le pareti della sua intimità si stringevano sempre di più attorno al suo membro, segno che era vicinissima all’apice. E lo era anche lui.
    Gli affondi divennero ancor più rapidi ed irregolari, le urla di Alexis si fecero roche ma sempre acute, ed anche Luxus non riuscì a restare in silenzio quando l’orgasmo li colse entrambi nel medesimo momento. La rosata inarcò la schiena e piantò le unghie nei muscoli dorsali del biondo. Lui invece affondò i denti nella nivea carne del collo della ragazza, rilasciando il suo seme dentro di lei per poi crollare sul suo corpo.
    Pochi istanti dopo stavano cercando di regolarizzare il proprio respiro. Non riuscivano a spiegarsi da dove o da cosa fosse nato quell’incendio tra loro, ma nessuno dei due avrebbe mai dimenticato quel momento.
    Inevitabilmente, ed inconsciamente, quella notte aveva segnato l’inizio dei loro incontri segreti ed infuocati. Inconsapevolmente le loro anime si erano unite indissolubilmente.
    E pian piano un sentimento lungi lontano dall’odio si era fatto strada nei loro cuori orgogliosi.



    La storia è mia e potete anche trovarla su Wattpad
     
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    CAPITOLO 1



    Alexis’ POV

    Magnolia, X791

    << Avete sentito la novità? >>.
    Concentrai l’attenzione sulla conversazione di un gruppetto di donne sedute al tavolo di un locale. Grazie al mio fine udito potevo ascoltarle perfettamente nonostante mi stessi dirigendo dalla parte opposta.
    Rallentai solamente il passo ma mantenni lo sguardo fisso dinanzi a me.
    << No. Avanti racconta! >>.
    Le altre signore erano su di giri, frementi nell’attesa di scoprire un nuovo pettegolezzo.
    << Sembra che i membri dispersi di quella gilda di maghi siano tornati >>.
    Mi bloccai in mezzo alla strada, trattenendo il respiro dalla sorpresa. Le persone mi scansavano all’ultimo secondo, lanciandomi occhiatacce o rivolgendomi rimproveri a cui non badai minimamente.
    Nella mia mente continuavano a ripetersi le parole della donna.
    << Intendi la gilda Fairy Tail? >>.
    << Esatto. Ricordate che il vecchio Master era andato via insieme ad un gruppo di ragazzi? Sembra che li abbiano ritrovati e dicono che non sono invecchiati di un giorno >>.
    Sentivo gli occhi bruciare a causa delle lacrime trattenute.
    Mi voltai di scatto e corsi quanto più velocemente potessi verso la foresta che affiancava Magnolia.

    Sembra che i membri dispersi siano tornati.
    Li abbiano ritrovati.
    Non sono invecchiati di un giorno.


    Sono tornati. Pensai.
    Zigzagai tra gli alberi fino a raggiungere la casa di Polyushika. Un bambino di sei anni stava giocando a rincorrersi con un grosso lupo nero alato, mentre la guaritrice era seduta fuori dall’abitazione insieme ad un uomo bassino e dai capelli grigi.
    Percepii chiaramente il mio cuore fermarsi un istante, prima di riprendere a battere velocemente. Avevo il respiro pesante a causa della corsa, ma non m’importava di essere silenziosa.
    Polyushika interruppe la conversazione ed alzò lo sguardo verso di me, facendo in questo modo voltare il vecchio mago.
    << Alexis >>.
    << Master >>.
    E non riuscii a trattenere oltre le lacrime che presero a solcarmi il viso. Erano tornati davvero. Erano tutti sani e salvi, e finalmente erano a casa.
    Mi avvicinai lentamente, sentendo le mie gambe tremare per l’emozione mentre il Master mi rivolse un sorriso sereno.
    << Bentornato a casa >> sussurrai.

    ***



    Natsu’s POV

    La gilda era in piena festa per il nostro ritorno.
    Dopo sette lunghi anni d’ibernazione sull’isola Tenrou, finalmente eravamo riusciti a risvegliarci ed a tornare a casa dalle persone che da tempo ci stavano aspettando.
    Era così strano vedere i miei compagni più maturi rispetto a come li avevamo lasciati, ma sorprendente era quanto fosse cresciuto il piccolo Romeo. Ora era un mago della gilda, a sua volta un dominatore del fuoco come me.
    << Qualcosa non va Natsu? >> domandò proprio il giovane.
    I miei occhi scorsero ancora una volta la nuova gilda con attenzione, prima di fissarsi sul volto incuriosito di Romeo.
    << Non vedo Alexis >> ammisi.
    Una calma inquietante calò subito dopo le mie parole, facendomi aggrottare la fronte per le espressioni tese e preoccupate che avevano assunti i miei compagni.
    << Ecco- >> Romeo si stava torturando le mani.
    Quel comportamento faceva ben trapelare la sua incertezza e quel persistente silenzio mi stava trasmettendo una brutta sensazione. Era come se i miei amici sapessero qualcosa d’importante, ma nello stesso tempo non sapevano come riferirmela.
    << Pensavamo che Alexis fosse con voi su Tenroujima >> proseguì Macao.
    Sgranai gli occhi e per la prima volta avevo paura di ciò che avrebbe potuto seguire quella rivelazione.
    << Siamo rimasti sorpresi di non vederla insieme a voi >>.
    Bisca si fermò, mordendosi le labbra per la tensione.
    << Non è vero >> mormorai.
    << Mi dispiace Natsu, ma non sappiamo dove sia Alexis >> concluse tristemente Laki.
    << E’ scomparsa sette anni fa >> sussurrò Romeo.
    Il respiro mi si mozzò in gola ed una terribile stretta al cuore mi fece barcollare sulla sedia.
    << NATSU >>.
    Le braccia di Lucy mi avvolsero, a malapena percepivo il suo respiro contro la guancia.
    << Andremo a cercarla. Vedrai che la troveremo Natsu >> disse con decisione.
    << Sparita >> soffia flebilmente.
    << Alexis sta bene >>.
    Mi girai di scatto verso il vecchio, trovandolo tranquillamente seduto al bancone che beveva da un boccale.
    << Come fai ad esserne certo? >>.
    Mi alzai infuriato, stringendo i denti ed i pugni. Se il Master era a conoscenza di dove si trovasse Alexis, avrei anche combattuto contro di lui pur di farmi dire tutto ciò che sapeva.
    << Cerca di calmarti Natsu >> rispose invece il vecchio.
    << Come posso stare calmo quando nessuno ha notizie di mia sorella da sette anni? Se ne sai qualcosa, allora merito di sapere la verità! >> gridai, i pugni ora infuocati dalla rabbia.
    << Non credo possiamo rivelarti tutto >> s’intromise Mirajane.
    Enorme sbaglio.
    << Anche tu sai qualcosa? >> ringhiai.
    E poi un profumo.
    << Natsu? >>.
    Lucy mi osservò timorosa, ma non le badai. Chiusi gli occhi e presi un profondo respiro: zolfo e cenere penetrarono nelle mie narici, insieme ad un lieve aroma di tempesta.
    << E’ qui >> mormorai.
    Corsi verso la porta d’ingresso, spalancandola ed osservando l’ambiente circostante illuminato dalla luce lunare. Il mio sguardo si fissò sulla sagoma che pian piano si avvicinava alla gilda, avvolta in un mantello nero.
    << Arriva qualcuno >> confabularono alle mie spalle.
    La figura si fermò a pochi metri da me.
    << Non sei invecchiato di un giorno fratellino >>.
    Socchiusi la bocca dallo stupore, fissando allibito e speranzoso la figura mantellata dinanzi a me. Quel tono melodioso l’avrei riconosciuto ovunque, anche in mezzo ad una folla chiassosa.
    << Ale >> sussurrai.
    Il mantello cadde ai suoi piedi poco dopo, rivelando ai miei occhi una giovane e bellissima donna. I lunghi capelli rosa erano sciolti sulla schiena e le incorniciavano il volto dai lineamenti più marcati. Il corpo snello e slanciato mostrava curve piene e proporzionate. Gli occhi scuri erano illuminati da una luce gioiosa mentre mi fissavano.
    << Bentornati a casa ragazzi >> disse Alexis.
    E poi scattammo in contemporanea l’uno verso l’altra, trovandoci esattamente a metà strada e stringendoci in un abbraccio spaccaossa. Essere più alto di qualche centimetro mi permetteva di sovrastarla e stringerla in maniera da farla sentire protetta e piccola tra le mie braccia, ma stavolta quello bisognoso di conforto ero io. Per questo affondai il viso nell’incavo tra collo e spalla, respirando il suo profumo che sapeva infondermi calma e serenità.
    Il suo volto era poggiato sulla mia spalla, e le sue braccia mi serravano la schiena in una morsa d’acciaio.
    << Finalmente sei tornato >> sussurrò.
    << Non ti lascerò mai più sorellina. E’ una promessa >> giurai.
    Ed entrambi sapevamo che era la verità.
    Nulla ci avrebbe mai più separati.








    Ecco il primo capitolo :)

    CITAZIONE (Chiaruccia ;) @ 13/9/2019, 00:56) 
    Bella! E che dettagli 🥰:ywFBx3Z:

    Ti ringrazio :vFTnXpl: spero la storia ti piacerà fino alla fine ^_^
     
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    CITAZIONE (Chiaruccia ;) @ 14/9/2019, 01:01) 
    Sicuramente! :ywFBx3Z: :ywFBx3Z:

    Lo spero davvero ^_^ ^_^ ^_^
    Intanto eccoti il prossimo capitolo :wub:



    CAPITOLO 2



    Alexis’ POV

    Quell’abbraccio sapeva di casa.
    Quella casa che mi era mancata per tutti quegli anni.
    Finalmente le mie preghiere erano state esaudite, le mie speranze si erano avverate. Mio fratello ed i miei amici erano tornati sani e salvi.
    Respirai profondamente, lasciandomi avvolgere da quell’odore di bruciato e selvatico che caratterizzava il mio gemello. Anche se Natsu non era invecchiato di un giorno, sentivo sotto la pelle che era lo stesso ragazzo di sempre.
    Dopo quelli che mi parvero secoli sciogliemmo l’abbraccio, e venni subito presa d’assalto dalle mie amiche.
    << Alexis! >>.
    Levy e Lucy mi stritolarono letteralmente.
    << Così però mi soffocate >> arrancai.
    << Ci devi molte spiegazioni >> disse Erza, posandomi una mano sulla spalla non appena riuscii a liberarmi dalle grinfie delle due compagne.
    << Hai ragione, ma lo stesso vale per voi >> replicai sorridendole.
    << Ed io che speravo di potermi confrontare con te all’esame. Invece mi hai dato buca >> si lamentò Gray, passandomi un braccio attorno le spalle.
    << Vedrai che ora ci saranno altre occasioni, spogliarellista >> lo presi in giro scompigliandogli i capelli.
    Il moro mi osservò interrogativo, abbassando poi lo sguardo sul suo corpo. Sussultò nell’accorgersi di essersi tolto i vestiti, di nuovo. Un vizio che adoravo e che sfruttavo sempre per prenderlo per i fondelli.
    Successivamente salutai il resto della gilda, rassicurandoli e promettendo loro di spiegare ogni cosa al più presto.
    Poi raggiunsi il Master, Mirajane, Luxus ed i Raijinshuu.
    << Sei invecchiata mocciosa >> mi schernì Evergreen.
    << Allora dovresti portare rispetto a chi è più grande di te >> ghignai.
    La fata rise, osservandomi con sguardo stranamente gentile.
    << Sei rimasta la stessa >> sentenziò.
    Nel mentre Bixlow mi aveva afferrata tra le braccia e mi aveva persino fatta roteare in aria per la foga.
    << Sei diventata bellissima baby >> dichiarò.
    << Chissà quanti uomini avranno provato a conquistarti >> mi scompigliò i capelli Fried.
    Mi scappò un sorriso malinconico alle sue parole, ed il mio gesto lasciò interdetti i tre Raijinshuu.
    Spostai lo sguardo sull’uomo accanto a loro, sentendomi mancare il respiro quando incrociai nuovamente quegli occhi grigi che tutte le notti avevano occupato i miei sogni. Nessuno dei due proferì parola, eppure avevo così tante cose da dirgli.
    << Sono così contenta di vedere che sei sana e salva! >> esclamò Mira, abbracciandomi di slancio.
    << Lo stesso vale per me. E’ bello riavervi qui >> risposi, ricambiando la stretta.
    << Ma ora dimmi una cosa: è una lei o un lui? >> domandò la maga albina, fissandomi con occhi scintillanti.
    Ridacchiai sommessamente per la sua curiosità, mentre il resto della gilda ci osservava confusi e curiosi nello stesso tempo.
    Il momento della verità era giunto.
    Mi voltai verso la foresta, emettendo un fischio acuto e prolungato.
    << Ragazzi c’è una persona che vorrei presentarvi >> annunciai.
    Il lupo nero alato spuntò dalle ombre degli alberi, trasportando sul suo dorso un bambino dai capelli biondi e gli occhi grigi. L’animale avanzava lentamente verso di me, osservando attentamente i membri della gilda che lo fissavano scioccati. O forse erano stupiti per l’aspetto del bambino.
    << Incredibile >>.
    << E’ impossibile >>.
    Il lupo si fermò solo quando fu al mio fianco, lasciando scendere il piccolo dal suo dorso.
    << Ma... >>.
    << E’ identico a Luxus! >>.
    Carezzai i capelli del piccolo, notando il suo imbarazzo per tutte quelle attenzioni.
    << Sette anni fa non ho partecipato come esaminatrice alla prova di livello S perché avevo scoperto di essere incinta >> confessai << Lui è Hikaru, mio figlio. Mentre il lupo si chiama Dark >>.
    I miei compagni sembravano delle statue, e solo il soffio del vento spezzava quel silenzio.
    Natsu fece alcuni passi avanti, alternando lo sguardo da Hikaru a me e viceversa. La sua espressione neutra mi stava facendo morire lentamente, terrorizzata all’idea che rifiutasse la notizia e si allontanasse da me.
    << Hikaru >> mormorò mio fratello << Mio nipote? >>.
    La voce avrebbe sicuramente rivelato la mia paura, così mi limitai ad annuire.
    Un enorme e sincero sorriso spuntò sul volto di Natsu che subito prese in braccio il bambino, saltando dalla gioia.
    << Ho un nipotino! >> gridò, prima di ridere con Hikaru.
    Ricominciai a respirare normalmente, pensando che il peggio fosse passato.
    << Certo che assomiglia molto a Luxus >>.
    Natsu alzò Hikaru, tenendolo per le ascelle mentre lo osservava con attenzione.
    Mi portai la mano davanti al viso, sconcertata per l’innocenza e la stupidità di mio fratello.
    Tutti l’avevano capito, tutti tranne lui.
    Alzai lo sguardo verso l’uomo biondo che mi fissava da chissà quanto tempo. Il suo sguardo era una tempesta travolgente, un miscuglio di mille emozioni contrastanti.
    << Si somigliano perché sono padre e figlio >> confermai.
    Sentivo gli occhi di mio fratello su di me, ma non avevo alcuna intenzione di distogliere l’attenzione da Luxus. Lui era il primo a cui dovevo delle spiegazioni, e ne eravamo consapevoli entrambi.
    << Spostiamoci nel giardino sul retro >> ordinò il Master.
    Annuii, portando per un secondo l’attenzione sul lupo.
    << Dark qui pensaci tu >> sentenziai.
    << Non preoccuparti >> asserì, spostandosi verso Hikaru e Natsu.
    << Stai tranquilla. E’ in buone mani >> mi rassicurò Mira, riferendosi a mio fratello ed i nostri amici.
    La sorrisi con gratitudine, prima di seguire Makarov, Luxus, ed i Raijinshuu nel giardino retrostante la gilda.

    ***



    Luxus’ POV

    Ancora non riuscivo a crederci.
    Non c’era alcun dubbio su chi fosse il padre di Hikaru perché era la mia copia in miniatura, e le parole di Alexis erano solo un’ulteriore conferma ad un dato di fatto.
    Un figlio.
    Avevo avuto un figlio con Alexis, la magnifica donna che ora era ferma dinanzi a me. Sette anni erano passati dal nostro ultimo incontro, eppure non era mai stata più bella. Era cresciuta ed era sbocciata come la migliore delle rose.
    << Dove sei stata per tutto questo tempo? >>.
    Alexis prese un profondo respiro, stringendosi le braccia contro il petto.
    << Quando ho lasciato la gilda dopo averle raccontato la verità, sono andata alla ricerca di Luxus. Ho viaggiato a lungo e solo dopo tre mesi un’anziana veggente mi ha rivelato che l’uomo che stavo cercando era scomparso su un’isola insieme ai suoi compagni >>.
    Scorsi una lacrima scivolarle sulla guancia, subito scacciata con un gesto secco della mano.
    << Non è stato facile andare avanti, ma non potevo arrendermi: dovevo essere forte per mio figlio. Dopo la nascita di Hikaru ho viaggiato per tutta Fiore con lui e Dark. Siamo tornati a Magnolia solo la settimana scorsa >> concluse.
    Era una spiegazione minima e sbrigativa, ma c’era tempo per chiederle i dettagli di quei sette anni di solitudine.
    << Mi stavi cercando per dirmi la verità? >> chiesi.
    Conoscendola era sicuramente così, ma volevo la conferma dalla sua voce.
    << Sì >> Ale incrociò il mio sguardo << Non potevo nasconderti l’esistenza di tuo figlio >>.
    Dovevo essere spaventato, terrorizzato, da quella situazione impensabile. Invece ciò che provavo erano solo un’inaspettata gioia ed un infinito calore per quella consapevolezza.
    << Quando Hikaru è diventato abbastanza grande da capire, gli ho raccontato dei miei momenti a Fairy Tail >>. Alexis alzò il volto verso il cielo stellato, accennando un sorriso. << Gli ho parlato di Natsu, Happy, e delle nostre marachelle alla gilda. Gli ho narrato delle avventure e delle missioni che svolgevamo, e del gruppo che si era formato con Lucy, Gray, ed Erza >>. Il suo sguardo tornò a fissarsi nel mio. << Gli ho raccontato di suo padre e dei miei momenti con lui >>.
    Mi sorpresi sinceramente per quell’ammissione, ma dovevo aspettarmelo da Alexis. Non avrebbe mai taciuto un segreto tanto importante, soprattutto al bambino.
    << Ogni notte prima di addormentarsi, Hikaru mi chiedeva costantemente di parlargli di te. Voleva sempre addormentarsi ascoltando la mia voce che gli narrava qualcosa di suo padre >> confessò la giovane.
    Sentii chiaramente il mio cuore accelerare i propri battiti ed un senso di calore avvolgermi.
    << Non mi ha mai odiato per ciò che ho fatto? Ho commesso molti errori in passato, anche a danno dei nostri amici e della gilda >> domandai.
    << Mi aveva chiesto la ragione che aveva spinto suo padre ad agire in quel modo >> annuì la rosata << Gli ho risposto che eri confuso, ed eri talmente orgoglioso da non riuscire ad ammettere i tuoi veri sentimenti. Tutti noi sbagliamo, e può capitare di perdere la retta via. Quello era stato il tuo momento, però dopo hai capito ed hai accettato i tuoi errori. Hikaru ha compreso che nel profondo hai sempre voluto bene ai membri della gilda, semplicemente non riuscivi ad ammetterlo >>.
    Ero allibito per le sue parole. Lei mi aveva difeso su tutti i fronti ed aveva anche spiegato ad Hikaru che non ero un uomo cattivo, nonostante i fatti facessero pensare proprio il contrario.
    << Mamma >>.
    Tutti spostammo l’attenzione su Hikaru. Il piccolo si stava torturando le mani e ci osservava con espressione ansiosa, mentre alle sue spalle il lupo e Natsu potevano benissimo essere scambiati per le sue guardie del corpo.
    Feci un passo avanti, attirando subito lo sguardo di Alexis.
    << Hikaru >> lo chiamai gentilmente << Vieni qui per favore >>.
    Il biondino si avvicinò con passo incerto, gli occhi grigi che mi osservavano con speranza ed una lieve nota di timore. Quando si fermò davanti a me m’inginocchiai, portandomi in questo modo alla stessa altezza.
    << Mamma ti ha parlato di me? >> domandò titubante.
    << Sì >> confermai.
    Il suo sguardo divenne lucido per le lacrime che tentava di trattenere con i pugni stretti lungo i fianchi. Era così simile a me, non solo per l’aspetto ma anche caratterialmente. Voleva mostrarsi forte in qualunque situazione, non voleva far trasparire alcuna debolezza.
    << Lasciati andare... figliolo >> lo incoraggia.
    In fondo piangere non significava mostrarsi deboli.
    Hikaru scoppiò a seguito delle mie parole e le sue braccia si avvolsero al mio collo, mentre il suo viso premeva contro la mia spalla. Il suo corpo sussultava a causa dei singhiozzi, ma appena le mie braccia lo strinsero sembrò calmarsi pian piano.
    << Io e la mamma sapevamo che non eravate morti >> pianse Hikaru << Vi abbiamo aspettato per tutto questo tempo >>.
    Un vero sorriso si disegnò sulle mie labbra ed il mio sguardo cercò e trovò la diretta interessata. Anche dai suoi occhi scorrevano calde lacrime, però una mano le copriva la bocca per celare i suoi singhiozzi. Era sempre così orgogliosa e fiera la mia piccola Dragon Slayer.
    << Ti prego papà. Non lasciarci più >> supplicò Hikaru.
    Papà.
    Suonava così bene, soprattutto se quella parola usciva dalle labbra di Hikaru.
    Mio figlio.
    << Non ho alcuna intenzione di lasciarvi piccolo mio. Mai più >> promisi.
    E non c’era promessa più vera di quella.
    Non avrei permesso a nessuno di separarmi da mio figlio e dalla mia famiglia.

    ***



    Alexis’ POV

    Non riuscivo a fermare le lacrime che implacabili scorrevano sul mio viso.
    La scena che avevo sotto gli occhi l’avevo sognata per così tanto tempo, che ora non mi sembrava vero. Eppure era la realtà: Hikaru era davvero tra le braccia di suo padre.
    Luxus non si era tirato indietro dinanzi una notizia tanto sconvolgente. Aveva accettato di prendersi le sue responsabilità, aveva sorriso sinceramente a suo figlio, e gli aveva anche fatto una promessa che, sapevo, non avrebbe mai e poi mai infranto.
    << Dovresti essere felice ed invece piangi come una fontana >>.
    Natsu mi passò un braccio sulle spalle, facendo scontrare gentilmente le nostre teste.
    << Ma queste sono lacrime di gioia >> risposi con voce spezzata.
    La sua stretta sulle mie spalle si accentuò, mentre sulle sue labbra si faceva largo un luminoso sorriso.
    << Non sei più sola Alexis. Ora siamo di nuovo insieme >> disse.
    Ora potevo finalmente dirlo ad alta voce.
    << Sono a casa >> ricambiai il sorriso, poggiando il capo contro la sua spalla per lasciarmi stringere maggiormente.
    Dopo sette anni finalmente ero tornata dalla mia famiglia.
     
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    CITAZIONE (Chiaruccia ;) @ 17/9/2019, 07:23) 
    Fantasticoooo :ywFBx3Z:, ma anche un po tristeee :tY894YO:

    Non può sempre essere tutto rose e fiori :iavSJNC:



    CAPITOLO 3



    Alexis’ POV

    Il mattino seguente furono i raggi del sole a svegliarmi da un sonno ristoratore. Era molto tempo che non dormivo così serenamente, e la ragione di tale pace russava flebilmente nel letto accanto al mio.
    I miei occhi si bearono di quella meravigliosa scena, e sperai di svegliarmi in quel modo tutte le mattine a venire. Hikaru era rannicchiato contro il petto di Luxus, entrambi ancora nel mondo dei sogni. Non avevo mai visto quel sorriso felice sulle labbra di mio figlio, ed il merito era solo del gigante biondo che lo avvolgeva con le sue braccia muscolose e protettive.
    Luxus non era cambiato di una virgola, proprio come gli altri compagni rimasti bloccati su Tenrou. Era rimasto lo stesso uomo che avevo segretamente salutato quella sera di sette anni prima.

    << Non pensavo saresti venuta a salutarmi >>.
    Mi poggiai contro lo stipite della porta, osservando il biondo riporre alcuni effetti personali e dei vestiti di ricambio in una sacca.
    Il Master lo aveva espulso dalla gilda dopo la bravata commessa, e sicuramente gli era costata un’immane fatica prendere una simile decisione nei confronti del suo unico nipote.
    << Sei un coglione >> dissi di getto.
    Non era una novità, ma forse potevo anche evitare di essere così schietta almeno in quel frangente.
    << La tua gentilezza mi farà commuovere piccola Dragneel >> ridacchiò Luxus, voltandosi per fronteggiarmi.
    Sospirai, distogliendo lo sguardo da quell’imponente figura.
    In fondo mi sarebbe mancato.
    La sua mano che alzava il mio viso mi colse completamente di sorpresa, non essendomi accorta che si fosse avvicinato.
    << Fai la brava mentre sarò via >> ghignò il biondo.
    << Non credere ch- >>.
    Le sue labbra coprirono la mia bocca, impedendomi di concludere la frase. Non mi sarei mai aspettata un simile gesto da lui, ma quei sentimenti che pian piano si erano insinuati nel mio cuore ebbero la meglio. Gli circondai il collo con le braccia, alzandomi sulle punte per accorciare la differenza d’altezza.
    Quando interrompemmo il bacio, entrambi avevamo il respiro irregolare.
    << Non sentire troppo la mia mancanza, piccola Alexis >> sussurrò contro il mio orecchio.
    Poi mi sorpassò ed uscì dalla casa, lasciando Magnolia.
    << Sarà difficile Luxus >> sussurrai alla stanza vuota.
    Il mio cuore ormai era suo.
    Sarebbe stato impossibile per me non avvertire la sua mancanza.


    Ed un mese dopo quel giorno avevo scoperto di aspettare un bambino, il figlio di Luxus.
    Scostai le coperte e mi alzai facendo meno rumore possibile. Non avevo alcuna intenzione di svegliare i miei compagni di stanza.
    Dark, accucciato ai piedi del letto di Hikaru, aprì un occhio per squadrarmi attentamente. Gli sorrisi e mi abbassai per carezzargli la testa, prima di uscire dalla camera.
    La gilda era tranquilla e solo poche persone erano già presenti nel salone. Non sembrava nemmeno Fairy Tail con tutta quella pace.
    << Buongiorno Ale >> mi salutò Mira.
    << Buongiorno a te >> ricambiai, sedendomi su uno sgabello al bancone.
    La maga mi servì una tazza fumante di the, accompagnata da un piattino colmo di biscotti.
    << Grazie >> sorrisi, sorseggiando la bevanda.
    << Allora racconta: come hai incontrato Dark? >> chiese l’albina.
    << Mi crederai se ti dicessi che è stato lui a trovare me? >> ridacchiai.
    Mirajane alzò un sopracciglio, incuriosita dalla mia risposta.
    << Ero al quinto mese di gravidanza e stavo attraversando una foresta quando all’improvviso mi sono sentita osservata. Non percepivo un pericolo attorno a me, ma quegli occhi misteriosi che mi fissavano non mi facevano stare tranquilla >> iniziai << Il cielo era nuvoloso e pochi minuti dopo iniziò a piovere talmente forte da rendermi difficile vedere dove stessi andando. Dovevo cercare un riparo, non volevo ammalarmi e mettere a rischio il mio bambino. Mi sono sentita afferrare i lembi del mantello, e quando ho abbassato lo sguardo mi si è parato davanti un lupetto bagnato fradicio e con un paio di ali richiuse sul suo dorso. Continuava a strattonarmi, come se volesse rivelarmi qualcosa, e così lo seguii. Mi ha condotto verso una grotta e quando finalmente fui al riparo ha iniziato a parlarmi >>.
    Presi un altro sorso di the, notando che altri membri della gilda erano arrivati e che stavano tutti ascoltando il mio racconto.
    << Era rimasto solo perché il suo branco era stato sterminato da alcuni bracconieri. Era così piccolo ed indifeso che l’ho tenuto con me, insegnandogli a cacciare ed a combattere. Lui ed Hikaru sono cresciuti insieme e Dark mi ha aiutato davvero molto in questi anni >> conclusi.
    << Ci siamo aiutati a vicenda >> asserì il lupo.
    Mi voltai, scorgendolo scendere le scale e fermarsi accanto al mio sgabello. Di solito non si allontanava mai da Hikaru, quindi compresi che Dark non percepiva alcun pericolo qui.
    Era un grandissimo passo avanti per tutti noi.
    << Mi hai salvata da una tempesta e mi sei stato sempre accanto >> proferii.
    << E tu mi hai preso con te, mi hai cresciuto come un figlio e mi hai insegnato molte cose. Direi che siamo pari, non credi? >> domandò contento.
    << Se a te sta bene >> lo assecondai.
    Alzai lo sguardo sulle scale quando scorsi due chiome bionde spuntare dalla porta. Hikaru continuava a sbadigliare, restandosene comodamente in braccio a Luxus.
    << ‘giorno mamma. Ciao Dark >> mormorò assonnato Hikaru.
    Sorrisi e lo afferrai quando si sporse verso di me, facendolo accomodare sulle mie gambe. Il suo viso si nascoste contro il mio petto, mentre Luxus prendeva posto sullo sgabello al mio fianco. Baciai delicatamente il capo del mio bambino, osservandolo allungare le mani verso il piatto di biscotti.
    << Oggi possiamo stare qui tutto il giorno? >> domandò.
    Un tenero sorriso solcò il mio viso, mentre carezzavo i suoi capelli biondi.
    << Penso che resteremo qui per molto tempo, piccolo mio >> affermai.
    Subito lo sguardo sorpreso di Hikaru si fissò nel mio.
    << Non ce ne andremo ancora? Non viaggeremo più? >> chiese.
    << Ricordi quello che ti avevo detto tempo fa, riguardo il luogo che avremmo chiamato ‘casa’? >> proferii.
    << Mi avevi detto che, una volta trovata, non ci saremmo più spostati >> annuì Hikaru.
    Spostai l’attenzione da mio figlio a Mirajane, Dark, ed infine a Luxus. Il biondo mi stava già osservando con sguardo serio, ed anche un po’ preoccupato.
    << Questa è casa nostra Hikaru. Fairy Tail è la nostra famiglia, e non ce ne andremo di nuovo >> annunciai.
    Una smisurata gioia illuminò il volto del bambino, prima che scendesse con un balzo dalle mie gambe ed iniziasse a saltare e gridare dalla felicità.
    << Hai sentito Dark? Finalmente abbiamo trovato una casa! >>.
    Hikaru abbracciò il lupo, riprendendo subito dopo a girare per la gilda sotto gli occhi divertiti ed inteneriti dei presenti.
    << Ho un figlio pazzo! >> esclamai ridendo.
    << Chissà da chi ha preso >>.
    Mira mi lanciò un sorrisetto malizioso.
    Sia Luxus che io ci voltammo l’uno verso l’altra nello stesso momento, facendo ridacchiare la maga albina.
    << Hikaruuuuu! >>.
    << Zio Natsu!! >>.
    Addio momento di tranquillità.
    Happy si fiondò tra le mie braccia, sfregando il musetto contro il mio seno.
    << Quanto mi sei mancata Ale >> disse il gatto blu.
    Stavo per rispondergli, quando Luxus lo afferrò per la tracolla che portava e lo allontanò dal mio petto, facendolo penzolare proprio a pochi centimetri dal suo viso irritato.
    << Non prenderti troppe libertà Happy >> lo scrutò minaccioso il biondo.
    << Aye >>.
    Goccioline di sudore freddo lo stavano bagnando da capo a piedi.
    Povero Happy. Pensai.
    << Geloso il biondastro >> mormorò Dark, ricevendo in cambio un’occhiataccia dal diretto interessato.
    Quei due non sarebbero andati d’amore e d’accordo tanto presto, me lo sentivo.
    << Buongiorno a tutti >> ci raggiunse Lucy.
    Quella mattina sprizzava meno ottimismo del solito, come se non fosse riuscita a caricare totalmente le batterie per affrontare la giornata.
    << Ti senti bene Lu? Non hai una bella cera >> domandai con cautela.
    << Non dirmelo >> sospirò lei << Natsu si è nuovamente intrufolato in casa mia e non mi ha lasciata dormire. Continuava a parlare di Hikaru e non la smetteva di fare progetti su progetti riguardo le future giornate da passare insieme >>.
    Mira ed io ridacchiammo per l’espressione imbronciata di Lucy. Mio fratello aveva preso davvero bene la notizia di avere un nipotino, e la cosa non poteva rendermi più contenta di quel momento.
    Hikaru corse da noi ed abbracciò la maga, sorridendole felice.
    << Zia Lu mi farai conoscere i tuoi Spiriti un giorno? >>.
    Gli occhietti grigi erano illuminati da una forte speranza, mentre lei lo osservava sorpresa.
    << Zia? >> sussurrò Lucy.
    In effetti era strano quell’appellativo, ma in fondo mio figlio ci aveva preso in pieno. Vedevo le occhiate che spesso si scambiavano mio fratello e la maga, e non potevo esserne più fiera e felice. Probabilmente loro non si erano ancora accorti di nulla, ma il mio istinto non sbagliava mai.
    << Scusami forse non vuoi essere chiamata così >> si giustificò subito Hikaru.
    Lucy si riprese immediatamente, abbassandosi per trovarsi alla stessa altezza del bambino e stringendolo dolcemente a sé.
    << Sarebbe bellissimo se continuassi a chiamarmi così >> disse lei.
    << Perciò io sarei zia Ever >> s’intromise la fata, affiancandoci con al seguito Bixlow e Fried.
    << Ed io zio Bix >>.
    << Mettetevi in fila perché per Hikaru ci sono prima io, zio Fried >>.
    Non. Stava. Succedendo. Davvero. Giusto?
    << Ehi aspettate, io sono il primo di tutti! >> s’intromise Natsu.
    << Ditemi che non è vero >> mormorai allibita.
    Luxus ghignò divertito, osservando i nostri amici litigare per quella sciocchezza e successivamente iniziare ad azzuffarsi come accadeva ogni volta.
    << Una rissa? >>.
    Erza ci osservò con sguardo incuriosito, raggiungendoci insieme al mago del ghiaccio.
    Lucy spiegò pazientemente da cosa era stata generata quella zuffa, facendo così partecipare anche la rossa e Gray.
    << Come si può litigare per una sciocchezza simile?! >> domandai esasperata.
    << Lasciali fare. Dopotutto non sarebbe Fairy Tail senza una rissa al giorno generata da una stupidaggine >> disse Luxus.
    << Mamma stanno litigando per colpa mia? >> chiese Hikaru.
    << No tesoro >> lo rassicurai.
    Luxus lo fece sedere sulle sue gambe, scompigliandogli i capelli.
    << Stanno facendo a botte perché sono degli emeriti idioti >> replicò il biondo con un ghigno.
    << Ci farai presto l’abitudine Hikaru >> gli sorrise Lucy.
    << Quindi posso unirmi a loro? >> domandò innocentemente.
    << ASSOLUTAMENTE NO! >> esclamammo in coro Luxus ed io.
    Mio figlio aveva sicuramente ereditato lo spirito litigioso di Natsu.
     
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    Concordo con te :FbLYuHe: :tgmiHy9:
     
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    CAPITOLO 4



    Luxus’ POV

    Quel pomeriggio avevamo pensato di rilassarci nel giardino della gilda, dato che era una bellissima e tiepida giornata. Eravamo seduti sotto un grosso albero, riparati dai raggi caldi ed abbaglianti del sole.
    << Voglio anch’io il marchio di Fairy Tail >> se ne uscì Hikaru.
    Alexis ed io ci voltammo in contemporanea verso il bambino, scorgendo la sua espressione determinata.
    << Forse sei ancora un po’ piccolo per entrare nella gilda >> disse gentilmente Lisanna.
    << Ma ho già sei anni! >> ribatté indignato.
    Quell’espressione imbronciata e le braccia incrociate davanti al petto mi fecero sogghignare. Mio figlio aveva certamente un bel caratterino.
    << Non penso tu sappia già utilizzare la magia. Io ho iniziato ad allenarmi a nove anni >> s’intromise Romeo.
    Il figlio di Macao era cresciuto moltissimo in quegli anni, dovevo ammetterlo, ed era anche diventato un mago del fuoco per la gioia di Natsu.
    << Mamma invece mi sta allenando da quando avevo quattro anni >> gli fece la linguaccia Hikaru.
    Quella sì che era una sorpresa.
    Tutti spostammo l’attenzione sulla ragazza ghignante accanto a me, notando lo sguardo fiero e soddisfatto.
    << Perché tutte queste espressioni sorprese? Non a caso è imparentato con Luxus e Natsu >> scrollò le spalle la rosata.
    << Ero certo che mio nipote fosse un tipetto in gamba! >> si esaltò il gemello.
    << Hikaru forse è comunque troppo presto per entrare nella gilda. Anche le missioni più semplici richiedono un certo livello d’addestramento ed un’elevata dose di magia >> intervenne Erza.
    Lei era sempre quella che voleva la perfezione. Doveva essere certa che ogni cosa fosse come doveva essere prima di accettare un diversivo alle regole della gilda.
    Alexis lanciò uno sguardo di sfida alla rossa, portando poi l’attenzione su Hikaru.
    << Tesoro perché non fai vedere ai nostri amici ciò che hai imparato fino ad ora? >> lo incoraggiò Ale.
    Hikaru si alzò di scatto, un sorriso raggiante ad illuminargli il viso.
    << Vieni Dark! >> esclamò mio figlio.
    Il lupo lo seguì obbediente e si posizionarono l’uno di fronte all’altro al centro del giardino.
    L’espressione sorridente di Hikaru si tramutò in una più seria e nel contempo pericolosa, lasciandomi positivamente sorpreso. Mio figlio si stava realmente concentrando sullo scontro che si sarebbe svolto a breve.
    << Ne sei sicura? >> domandai ad Alexis.
    Immaginai che il mio lato paterno stesse avendo la meglio sul mio lato battagliero. Non sapevo nemmeno che magia utilizzasse il mio bambino, quindi doveva essere normale la preoccupazione che sentivo nel vederlo in posizione d’attacco.
    << Stai tranquillo Hikaru sa fino a che punto spingersi >> mi rassicurò la Dragon Slayer.
    Mi fidavo del giudizio di Alexis, d’altro canto era stata lei ad allevare Hikaru per tutti quegli anni. Era l’unica a conoscerlo davvero, quindi mi limitai ad annuire e a riportare l’attenzione sul piccolo e sul lupo.
    << Pronto Dark? >>.
    << Quando vuoi Hikaru >>.
    << Fire Make: Salamander >>.
    Mi stupii sinceramente nel vedere una perfetta salamandra di fuoco dinanzi a mio figlio.
    << Evviva! Un altro mago del fuoco >> si esaltò Natsu.
    << E’ un mago della creazione?! >> si sorpresero Gray e Romeo.
    Alexis ghignò soddisfatta per le espressioni scioccate dei nostri compagni.
    Dark si alzò in volo, evitando così un attacco della salamandra.
    << Lightning Make: Eagle >> creò Hikaru.
    Quella fu l’ennesimo shock.
    << Fuoco e Fulmini >>.
    Persino il nonno era meravigliato per quella straordinaria combinazione.
    Hikaru aveva ereditato sia il mio potere che quello di Alexis. E li stava controllando entrambi con una precisione ed una perfezione agghiaccianti.
    Lo scontro proseguì per svariati minuti, prima che Ale li interrompesse.
    << Basta così Hikaru >> decretò sua madre.
    Il bambino aveva il respiro accelerato, ma sembrava ancora nel pieno delle sue forze. Aveva attaccato e si era difeso egregiamente, sfoderando un’innata potenza sia per la magia del fuoco che per quella del fulmine.
    Alexis si voltò verso il Master, osservandolo sicura di sé.
    << In questi due anni Hikaru mi ha spesso aiutato durante i lavoretti che svolgevo per guadagnare qualche soldo. Si è confrontato con nemici che avrebbero impaurito qualunque bambino della sua età, invece lui si è dimostrato ogni volta padrone della situazione >>. La donna accolse il piccolo dinanzi a lei, carezzandogli la testa bionda con un sorriso materno. << Ha sangue freddo ed un intelletto invidiabili. Può padroneggiare due elementi senza crollare stremato. Voleva essere all’altezza di Fairy Tail, così da poter diventare un membro effettivo della gilda. Voleva rendere orgogliosi suo padre e suo zio quando li avrebbe incontrati >>.
    E lo ero, ero fiero di avere un figlio come Hikaru.
    << Gli permetta di esaudire il suo sogno Master >> chiese gentilmente Ale.
    Spostai lo sguardo sul nonno, notando la sua espressione pensierosa mentre teneva gli occhi chiusi e le braccia incrociate sul petto. Nessuno aveva mai ricevuto il marchio così giovane. Era una decisione molto delicata da prendere, ma Hikaru meritava quell’opportunità. E non lo pensavo solo perché ero suo padre, ma perché aveva un enorme potenziale e col giusto allenamento sarebbe presto diventato un mago eccezionale.
    << Ha dimostrato a tutti noi di essere degno del marchio. Non esistono regole ufficiali che impediscano ad un bambino di entrare in una gilda. Tutto dipende dalla sua forza di volontà, dal suo potere, e dalla decisione del Master >> pronunciai guardando Makarov.
    << Sarebbe una bella responsabilità accoglierlo a tutti gli effetti come membro di Fairy Tail >> mormorò il nonno.
    << Andiamo vecchio. Hikaru si è dimostrato all’altezza della gilda >> s’intromise Natsu.
    Mi alzai e raggiunsi Alexis ed Hikaru, notando la flebile paura di un possibile rifiuto nei suoi occhietti grigi. Gli scompigliai i capelli per rassicurarlo, avvolgendo nel contempo la vita della rosata per stringerla contro di me. Le sue guance assunsero una lieve colorazione rossastra, ma si mantenne composta e padrona di sé.
    Il Master aprì gli occhi, fissandoci con neutralità. Nulla traspariva dalla sua espressione, però pochi secondi dopo un sorriso raggiante illuminò il suo volto.
    << Direi che stasera abbiamo una cerimonia di benvenuto da attuare! >> esclamò.
    Hikaru gridò di gioia ed iniziò a saltellare pieno d’energia, prima di fiondarsi ad abbracciare il nonnetto.
    << Grazie. Grazie. Grazie nonno >> non smetteva più di ripetere.
    L’espressione allibita di Erza mi fece ghignare soddisfatto, mentre Alexis rideva per quella smisurata euforia. Era bello sentire nuovamente la sua risata contagiosa, rivedere il suo sorriso allegro e spensierato. Era dannatamente bello poter sentire ancora il suo corpo, ora più formoso e forte, contro il mio.
    Semplicemente era bello riaverla al mio fianco.

    << Allora Hikaru, dove vorresti il marchio? >> domandò Mirajane.
    Mio figlio si portò l’indice sul mento, pensandoci attentamente. Lanciò uno sguardo a sua madre, prima di alternarlo un paio di volte tra me e Natsu.
    Poi sembrò avere un’illuminazione.
    << Qui >> decretò.
    Si alzò la maglietta, indicandosi con sicurezza il fianco destro.
    Mira applicò il timbro nel punto indicatole, scostandosi subito dopo per lasciar vedere a tutti il simbolo di Fairy Tail... nero.
    << Come quello di papà! >>.
    Hikaru era sinceramente felice che i nostri marchi avessero lo stesso colore, e la sua espressione m’infuse un intenso senso d’affetto. Era così strano vederlo esaltarsi per una questione così piccola, ma nello stesso tempo mi faceva piacere vederlo tanto spensierato ed allegro.
    << E’ identico a te quando avevi la sua età >> rise il nonno.
    Spostai l’attenzione dal bambino al vecchio seduto sul bancone a gambe incrociate, un boccale di alcool tra le mani e l’espressione rilassata e contenta.
    << Hikaru è molto più socievole ed espansivo >> discordai.
    << Lo eri anche tu >> replicò Makarov.
    << Poi sei diventato solitario e scorbutico >> mi affiancò Alexis.
    << Concordo >> annuì il Master.
    << Simpatici >> sbuffai infastidito.
    << Mamma! Mamma! >> Hikaru ci raggiunse, alzandosi la maglietta << Guarda! Ho il marchio dello stesso colore di papà! >>.
    << Non avevo dubbi piccolo mio >> rise Alexis.
    Aggrottai la fronte, squadrandola incuriosito.
    << Che vorresti dire? >> domandai.
    << Siete identici non solo nell’aspetto ma anche nel carattere >> rispose tranquillamente, con un’alzata di spalle << Tuo figlio ha ereditato la tua determinazione, la tua forza, la tua gentilezza, e, ahimè, anche la tua cocciutaggine >>.
    Il nonno ghignò, tacitamente d’accordo con la Dragon Slayer. Invece Hikaru assunse un’espressione imbronciata, esattamente come successe a me.
    << Se parliamo di testardaggine, vogliamo discutere della tua? >> ribattei.
    In quanto a ostinazione i gemelli Dragneel erano al primo posto nella classifica della gilda.
    << Lo sono meno di te >> replicò piccata.
    << Non ne sarei così sicuro >> sussurrai.
    << Cosa staresti insinuando? >>.
    << Quando ti metti in testa una cosa, nessuno è in grado di fermarti o di farti cambiare idea >>.
    << Guarda che lo stesso vale per te! >>.
    << Sono meno testardo di te e Natsu! >>.
    << Oh su questo avrei molto da ridire >>.
    Assottigliai lo sguardo, esattamente come fece anche Alexis.
    << Ma stanno litigando seriamente? >> chiese sussurrando Hikaru al Master.
    << Non esattamente, ma ricorda questo Hikaru: “Tra moglie e marito, non metterci mai il dito” >> recitò solennemente il nonno.
    << NOI NON SIAMO SPOSATI! >> esclamammo all’unisono Ale ed io.
    La gilda stava ridendo sotto i baffi per quel battibecco, ma presto ognuno tornò a farsi gli affari propri quando li squadrai minaccioso ed altamente irritato.
    << Però non sarebbe male se lo foste >> se ne uscì Hikaru.
    Forse dovevo fare una bella chiacchierata a riguardo con mio figlio.
    << Tesoro perché non vai a divertirti con zio Natsu? >> propose Alexis.
    Solo nominare il Dragon Slayer fece sorridere il bambino che si fiondò dal rosato che stava di nuovo litigando con Gray, sotto lo sguardo esasperato di Lucy e di una Juvia in modalità adorante.
    Quella ragazza non aveva ancora compreso che il moro non era minimamente interessato a lei.
    << Non ha detto una cosa sbagliata >> intervenne il nonno, riportandomi alla conversazione << Di certo sareste una coppia molto... particolare >>.
    << Non tirare fuori discorsi imbarazzanti vecchio >> lo redarguii.
    Il lupo si avvicinò ad Alexis, reggendo una busta tra i denti affilati.
    << Ale è arrivata questa per te >> riferì Dark.
    La giovane osservò la lettera con sguardo interrogativo, prima di aprirla e leggerne il contenuto. Un sorrisetto le increspò le labbra, prima che bruciasse il foglio e lasciasse una carezza sul capo del lupo.
    << Grazie Dark >>.
    << Un ammiratore segreto? >> la prese in giro Mirajane.
    << Fatti gli affari tuoi >> replicò con prontezza Alexis, allontanandosi senza dare alcuna spiegazione.
    Fissai la schiena della ragazza con sguardo infuocato, stringendo i pugni tanto ero infastidito per tutto quel mistero.
    Uno sbuffò del lupo mi fece distogliere lo sguardo dalla rosata, fissandolo sull’animale.
    << Sei geloso >> ghignò Dark, prima di raggiungere Hikaru.
    << Non sono geloso >> replicai, sapendo che poteva sentirmi perfettamente.
    << Guarda che la gelosia non è una debolezza. Al contrario, in certe situazione può essere molto istruttiva >> disse il nonno.
    << Ripeto: Non. Sono. Geloso >> scandii.
    << Come vuoi. Stai solo attento a non pentirtene... dopo >> acconsentì.
    << Di cosa dovrei pentirmi sentiamo >> lo sfidai.
    << Se non metterai da parte l’orgoglio, potresti davvero perdere una persona molto importante >> spiegò pazientemente il nonno.
    Una strana sensazione seguì le parole del vecchio, poi il mio sguardo cercò subito la figura di Alexis.
    La vidi lasciare silenziosamente la sala, uscendo da sola nella notte.
     
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    Ho letto tutti i capitoli fino a questo momento e mi sta piacendo moltissimo!!!
     
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    CITAZIONE (illyria82 @ 6/10/2019, 17:28) 
    Ho letto tutti i capitoli fino a questo momento e mi sta piacendo moltissimo!!!

    Ne sono davvero contenta :bjTXWmS:
    Chiedo scusa per l'assenza di queste settimane ma mio nonno è all'ospedale quindi ero in modalità casa-lavoro-ospedale :erK03ph:
    Spero la storia continui a piacerti, ecco il nuovo capitolo! :XKKsVNi:


    CAPITOLO 5



    Alexis’ POV

    << Non pensi sia rischioso venire qui? >> domandai all’oscurità.
    Avevo raggiunto il limitare del bosco, fiutando il profumo della persona che mi stava aspettando.
    << Siamo solo di passaggio >>.
    Una figura mantellata uscì dalla foresta, lasciando che i raggi lunari la illuminassero. Si abbassò il cappuccio, rivelando i lineamenti virili di un giovane uomo.
    << Come stai Gerard? >> sorrisi.
    L’ex mago del Consiglio ricambiò il sorriso, passandosi una mano dietro la nuca. Meredy ed Ultear l’avevano fatto evadere di prigione sei anni prima, creando una nuova ed indipendente gilda... la Crime Sorcière.
    << Bene >> rispose, ma sapevo che stava mentendo.
    << Farò finta di crederti >> replicai con un ghigno << Ultear e Meredy? >>.
    << Stanno bene >> rispose.
    Gerard era sempre stato un uomo di poche parole. Le due donne l’avevano fatto scappare poco prima del termine della mia gravidanza. Erano state loro due ad aiutarmi durante il parto, mentre Gerard e Dark si assicuravano che non venissimo scoperti.
    I primi mesi mi ero aggregata a loro, viaggiando continuamente ed aiutandoli solo in casi estremi. Poi avevamo preso strade diverse, loro volevano espiare le loro colpe e sconfiggere l’oscurità; io volevo solo dimenticare la perdita di mio fratello, dell’uomo che amavo, dei miei amici, e quietare la sofferenza che costantemente stringeva il mio cuore.
    << Come stanno il piccolo Hikaru e Dark? >> interruppe il silenzio Gerard.
    << Stanno entrambi bene. Ora fanno ufficialmente parte di Fairy Tail >>.
    Un vero sorriso si allargò sul mio viso.
    << Immagino la sorpresa dei tuoi amici quando hanno scoperto che hai avuto un figlio >>.
    << Già, erano davvero senza parole. Però hanno subito accettato Hikaru e Dark, trattandoli come persone di famiglia >>.
    << E Natsu? Come ha reagito? >>.
    L’espressione di Gerard divenne sinceramente curiosa.
    << Era al settimo cielo! Dovevi vederlo, non la smetteva di vantarsi di avere un nipotino! >> esclamai ridacchiando.
    Anche Gerard ridacchiò immaginandosi la scena, prima di tornare serio e pacato.
    << Lui come l’ha presa? >> domandò flebilmente.
    Alzai lo sguardo sul limpido cielo stellato, prendendomi qualche istante prima di rispondergli.
    << E’ cambiato molto dall’ultima volta che l’ho visto. E’ diventato un uomo migliore, ha capito finalmente chi è davvero, ed ha compreso che Fairy Tail è la sua casa, che i membri della gilda sono la sua famiglia >> mormorai.
    << Stai evitando la mia domanda >> non si arrese.
    Incrociai le braccia al petto, avendo bisogno di un piccolo senso di protezione. Mi sentivo vulnerabile a parlare così schiettamente.
    << Era sorpreso, come tutti del resto, ma l’affetto che ho letto nei suoi occhi era vero. Quando ha preso per la prima volta Hikaru tra le braccia, la sua gioia era sincera. Sarà un ottimo padre ne sono certa >> risposi.
    << E per quanto riguarda te? >> chiese.
    << Non pretendo nulla da lui. Voglio solo la felicità di mio figlio >> la risposta lasciò le mie labbra senza che ci pensassi un secondo.
    Però ero sincera: non volevo crearmi delle illusioni.
    Luxus era molto importante per me, ma non avrei mai confessato al biondo la verità.
    << Pensi di non meritarti una vita felice? >> indagò Gerard.
    << Buffo che sia proprio tu a farmi quest’osservazione >> replicai.
    << Io non merito un lieto fine >> sospirò il mago.
    << Tutti meritiamo di essere felici con le persone che amiamo >> negai convinta.
    Gerard si lasciò sfuggire un sorrisetto, cogliendomi di sorpresa quando mi abbracciò poco dopo. Era insolito che mostrasse i suoi sentimenti, ma apprezzavo lo sforzo compiuto. Infatti ricambiai l’abbraccio con un sorriso malinconico.
    << Cosa sei venuto a fare qui? >>.
    Luxus apparve all’improvviso alle nostre spalle, facendoci sussultare per la sorpresa. Gerard ed io sciogliemmo subito l’abbraccio e non ci pensai un secondo a fronteggiare il Dio del Tuono. L’occhiataccia che il biondo indirizzò a Gerard era un chiaro segnale di pericolo.
    << Salutami Meredy ed Ultear >> mi rivolsi al mago << E grazie per la visita >>.
    Gerard si calò nuovamente il cappuccio sul volto, sfiorandomi la schiena in segno di saluto e ringraziandomi silenziosamente per la difesa che gli stavo fornendo.
    Quando non sentii più il suo odore, abbandonai la posa d’attacco e fissai determinata il biondo dinanzi a me.
    << Ora te la fai con i criminali? >> s’irritò il Dio del Tuono.
    << Gerard e le ragazze mi hanno aiutata molto in passato. Sono cambiati ed ora lottano contro l’oscurità che li ha fatti soffrire. Hanno diritto ad una seconda possibilità e la stanno sfruttando al meglio >> replicai secca.
    Nessuno dei due accennava ad abbassare lo sguardo, era una lotta che sapevamo non avrebbe avuto né vincitori né vinti.
    Luxus ed io eravamo fatti così, testardi ed orgogliosi fin nel midollo.
    << Sei stata con lui? >>.
    Quella domanda fu una stilettata al cuore. Tra tutti i dubbi e le accuse che poteva rivolgermi, quella non doveva nemmeno apparire nella lista.
    Pensava davvero fossi così meschina ed insensibile?
    << Mi credi davvero una persona simile? >> chiesi.
    Solo uno stupido non avrebbe colto la nota delusa ed amareggiata che oscurava la mia voce.
    Luxus si accorse della cazzata proferita, permettendomi di leggere nel suo sguardo pentimento e dolore. Ma non mi lasciai intenerire, non potevo lasciar scorrere tanto facilmente quella crudele accusa.
    Lo superai in silenzio, dirigendomi verso la gilda.

    ***



    Luxus’ POV

    Come avevo potuto insinuare una cosa simile?
    Quel dubbio non doveva nemmeno passarmi per l’anticamera del cervello, ed invece l’avevo accusata senza rifletterci.
    Alexis non era una ragazza che si lasciava andare col primo che capitava. E lo sapevo bene, eppure quella domanda aveva lasciato la mia bocca senza che potessi fermarla. Era stato puro istinto, guidato dalla gelosia e dall’irritazione di vederla abbracciata ad un altro uomo.
    La sentii rilasciare un flebile sospiro.
    << No >> sussurrò subito dopo.
    Mi voltai, scorgendola a pochi passi da me. Mi dava le spalle, ma dalla sua postura potevo notare quanto fosse stanca e vulnerabile.
    << Non sono stata con Gerard o con altri uomini >> confessò << Né prima né dopo di te >>.
    Trattenni letteralmente il respiro a quella rivelazione.
    I nostri momenti erano impressi a fuoco nella mia mente e nella mia anima, eppure non mi ero mai reso conto di quel particolare. Io ero stato l’unico ad averla e non l’avevo mai capito.
    La ricordavo bene quella notte. Ricordavo bene le sensazioni provate mentre dominavo, donavo, e ricevevo piacere da quella giovane donna. Potevo quasi sentire ancora sulla pelle il suo calore ed il suo profumo. E ricordavo perfettamente l’intenso benessere provato quando l’avevo posseduta.
    Era bagnata, bollente, e dannatamente stretta.
    Un lampo di comprensione al ricordo di quel frangente mi fece assemblare tutti i pezzi, ricomponendo totalmente il puzzle.
    << Perché non me l’hai mai detto? >> chiesi sotto shock.
    << Perché non volevo ti trattenessi. Volevo fossi te stesso, senza pensieri e freni. La tua forza ed il tuo calore mi hanno sempre fatta sentire protetta, speciale. Volevo che la mia prima volta fosse indimenticabile, e tu l’hai resa tale. Quella notte mi sono sentita amata davvero >> rispose semplicemente.
    Non sapevo cosa dire. Alexis mi aveva tolto le parole di bocca.
    << Ma ora non ha più importanza >>. Quella frase mi fece raggelare, mentre fissavo la sua figura di spalle. << Ciò che desidero è la felicità di Hikaru, null’altro conta più ormai >>.
    Alexis si congedò con quella confessione, lasciandomi allibito e con uno sgradevole senso d’impotenza.
    Come diavolo avevo fatto a non accorgermi dell’inesperienza e della titubanza di Alexis?
    Ora che sapevo, ricordare i suoi gesti erano chiaramente la conferma riguardo la sua purezza.
    Ero stato uno stupido, un vero bastardo.
    << Avete discusso? >>.
    Spostai l’attenzione verso Fried, scorgendolo a pochi passi da me.
    << Non sono affari tuoi >> mormorai, chiudendo gli occhi e poggiandomi con la schiena ad un grosso albero.
    << Forse dovresti iniziare a mettere da parte l’orgoglio e lasciarti andare >> proseguì tranquillamente Fried.
    Nell’arco di mezz’ora era già la seconda volta che qualcuno tirava in ballo quella storia.
    << E cosa dovrei fare secondo te? >> m’irritai, riservandogli un’occhiataccia.
    << Non sei più un ragazzino Luxus. Adesso sei un uomo, ora sei un padre >>. Fried spostò lo sguardo verso la gilda da cui provenivano le grida di festa dei nostri compagni. << Lascia che siano i sentimenti a guidarti verso la felicità >>.
    La rabbia che provavo per la sua intromissione e per la serata in generale svanì in un lampo, tutto a causa delle sue parole schiette e veritiere.
    << L’amore non è una debolezza, può rendervi molto più forti. Accettalo, metti da parte l’orgoglio e sii te stesso, o finirai per perderla davvero >> concluse Fried, lasciandomi nuovamente solo con i miei pensieri.
     
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    CAPITOLO 6



    Luxus’ POV

    Avevo passato la notte a rigirarmi costantemente nel letto, senza mai prendere sonno. Le parole del nonno e di Fried rimbombavano nella mia mente senza sosta, mentre il ricordo dell’espressione amareggiata e vulnerabile di Alexis mi creava una dolorosa stretta all’altezza del cuore.
    Mi alzai dal letto frustrato e nervoso, vestendomi rapidamente con le prime cose che capitavano sottomano. Dovevo trovare una soluzione al casino che avevo combinato o sarei impazzito molto presto.
    Forse era vero che ero geloso.
    Sapere che qualcun altro poteva avvicinarsi ad Alexis mi faceva infuriare. Anche l’intimità fraterna che aveva con Natsu o la rivalità infantile con Gray mi scatenavano una gran rabbia. E non mi era mai capitato nulla di simile.
    Cos’era cambiato rispetto a sette anni prima?
    Scesi le scale e mi sorpresi di scoprire la gilda completamente vuota.
    Dov’erano finiti tutti?
    Poi il mio fine udito percepì il fragore che proveniva dal giardino sul retro. I miei compagni si trovavano lì, ammassati e sbraitanti incoraggiamenti. Quando raggiunsi Hikaru che se ne stava sul dorso del lupo, scoprii anche cosa avesse generato tutto quel trambusto.
    I gemelli Dragneel si stavano fronteggiando a pochi metri di distanza.
    << Buongiorno Luxus >>.
    << Papà buongiorno >> mi salutò Hikaru, prima di riportare l’attenzione sulla madre e lo zio.
    << Cosa sta succedendo? >> domandai, nonostante i fatti parlassero chiaramente.
    << Natsu continuava a proporre una sfida ad Alexis che l’ha portata all’esasperazione >> mi spiegò Evergreen.
    << Ha accettato solo per sfinimento >> rise Bixlow.
    Conoscevo bene quanto potesse essere pesante Natsu quando si fissava qualcosa. Ed anche Alexis lo sapeva bene.
    << Siete appena tornati e già fate tutto questo chiasso? >>.
    Tutti ci voltammo verso i nuovi arrivati. Era un gruppetto composto da quattro uomini ed una donna.
    << Lamia Scale >> li riconobbe Gray.
    << E’ molto tempo che non ci vediamo >> lo raggiunse un giovane dai capelli celesti.
    I componenti si presentarono come Lyon, Sherry, Toby e Yuka, affiancati dal famoso mago del Sacro Ordine dei Dieci, Jura Neekis.
    << Noto che non siete cambiati per niente >>. Jura affiancò il Master, poggiandogli una mano sulla spalla. << E’ un piacere rivederla Makarov >>.
    I convenevoli non durarono molto perché Natsu interruppe subito il momento della rimpatriata.
    << Ehi qui vogliamo combattere se non vi dispiace! >> fine come sempre il rosato.
    I cinque di Lamia Scale si unirono come spettatori, stupendosi nel capire che Natsu voleva lottare contro la sorella.
    << Non vorrai davvero sfidare Alexis al tuo stato attuale? >> chiese Sherry.
    << Non vedo cosa ci sia di male >> replicò il Dragon Slayer.
    << La grande differenza tra i vostri poteri >> spiegò tranquillamente Lyon.
    << Siamo gemelli. Siamo praticamente alla pari >> s’irritò Natsu.
    << Hanno ragione fratellino >> intervenne Alexis, attirando anche l’attenzione del rosato << Ora la differenza tra noi è maggiore rispetto a sette anni fa. Avete dormito per tutto questo tempo, mentre noi siamo andati avanti, siamo migliorati e la nostra magia è stata potenziata. Al tuo stadio attuale non puoi fare molto >>.
    << Non m’interessa >> ringhiò Natsu, lasciandosi avvolgere dalle fiamme.
    Alexis sospirò, ma accettò la testardaggine del gemello. Assunse una posa difensiva, preparandosi all’inizio dello scontro.
    << Se non vuoi capirlo con le buone, dovrò passare alle maniere forti >> mormorò Ale.
    << Credi che mamma farà sul serio? >> domandò Hikaru a Dark.
    << Forse si lascerà un po’ andare, giusto per dimostrare a Natsu che ora non sono più simili come sette anni fa >> rispose il lupo.
    << Preparati Ale >>.
    << Fatti sotto Natsu >>.
    << Pugno di ferro del Drago di Fuoco >>.
    Natsu si scagliò contro la sorella che bloccò il colpo con una sola mano.
    Lo sconcerto fu così grande che anche il rosato rimase immobile un paio di secondi. In pochi erano stati in grado di parare un attacco simile prima di quel momento, ed Alexis l’aveva fatto come se fosse un gesto di tutti i giorni.
    << E’ sorprendente! >>.
    << E’ quasi impossibile restare incolumi dopo un simile attacco! >>.
    << Non è possibile >> sussurrò Natsu.
    << Ora hai capito fratellino? >>. Alexis incendiò un pugno, colpendo il gemello sulla guancia e scagliandolo a diversi metri di distanza. << Avendo dormito per sette anni sei rimasto lo stesso di allora. Io invece mi sono allenata e sono diventata più forte >>.
    Natsu si rialzò, ghignando contento.
    << Sono tutto un fuoco! >> esclamò su di giri.
    Lo scontro riprese senza esclusione di colpi da parte di Natsu, stava usando tutta la sua forza ma senza conseguire alcun risultato. Alexis era davvero su un altro livello. Parava o evitava gli attacchi con grande velocità, ed i suoi colpi andavano a segno con precisione e potenza. Natsu era quasi stremato, mentre la sorella non mostrava un minimo di stanchezza o fiatone.
    I due Dragon Slayer stavano lasciando tutti col fiato sospeso.
    << Natsu è in difficoltà >>.
    << Alexis gli sta tenendo testa senza nemmeno sforzarsi >>.
    << Sono davvero su due piani differenti >>.
    << Non mi arrenderò >> ringhiò Natsu.
    << Sapevo l’avresti detto >> ghignò Ale.
    Il fuoco che avvolgeva il suo corpo si dissolse, lasciando il posto ai fulmini.
    Sgranai gli occhi a quel cambiamento, sorpreso come lo erano anche i miei compagni. Nessuno di noi si aspettava uno simile svolgimento degli eventi.
    << E’ uno scherzo! >>.
    << Come c’è riuscita? >>.
    << Ha sostituito il fuoco con i fulmini >>.
    Natsu la fissava allibito, immobile a pochi metri da lei.
    << Modalità Drago dei Fulmini >>.
    Un sorriso soddisfatto si disegnò sul volto di Alexis.

    ***



    Alexis’ POV

    Comprendevo perfettamente la sorpresa dei miei amici, ed inizialmente l’avevo condivisa anch’io. Poco dopo la nascita di Hikaru avevo iniziato a sviluppare un nuovo potere legato ai fulmini, così avevo cominciato ad allenarmi durante i temporali per affinare quella tecnica e per abituare il mio corpo alla nuova magia.
    Non pensavo fosse possibile per un Dragon Slayer assorbire la forza di un altro mago, ma era successo proprio quello. Non c’era altra spiegazione a quel fenomeno altrimenti inspiegabile. Dovevo aver lentamente assimilato il potere del Tuono di Luxus.
    << All’iniziò non controllavo questa magia. Mi ritrovavo in un battito di ciglia senza forze e ci mettevo giorni a riprendermi completamente, ma col tempo, e grazie alla scoperta dei poteri di Hikaru, mi sono notevolmente rafforzata. Ed ora riesco a padroneggiare senza problemi entrambi gli elementi >> spiegai.
    Spostai lo sguardo su Luxus, scoprendo che mi stava fissando stupito per quella notizia.
    << Ho fatto molte ricerche ma mai una volta sono riuscita a trovare delle risposte soddisfacenti, così sono giunta alla conclusione che il merito sia solo tuo. Stando a stretto contatto con te ho inconsciamente assorbito parte del tuo potere, per questo Hikaru ha ereditato la tua magia del Tuono mentre io ho incrementato il mio stato di Dragon Slayer >> riferii.
    << In effetti potrebbe essere proprio così >> ammise Erza.
    << Nella lotta contro Hades, Luxus aveva passato il suo potere a Natsu permettendogli di utilizzare entrambi gli elementi >> ricordò Wendy.
    << Quindi i Dragon Slayer possono assimilare il potere di un altro elemento >> comprese Makarov.
    << Questo non cambia le cose >> intervenne Natsu << Attacco d’ali del Drago di Fuoco >>.
    Schivai rapidamente il colpo.
    << Pugno di ferro del Drago dei Fulmini >>.
    Colpii Natsu allo stomaco, mozzandogli il respiro prima di farlo cozzare contro un albero.
    Mio fratello si rialzò a fatica, portandosi una mano nel punto dolente.
    << Non finisce qui >> sussurrò, lasciandosi avvolgere dal fuoco e dai fulmini << Modalità Drago di Fuoco e Fulmini >>.
    Esclamazioni di sorpresa ed ammirazione si spansero tra gli spettatori.
    << Non sai controllare pienamente quest’abilità. Crollerai subito per il troppo dispendio d’energia fratellino >> gli feci notare.
    << Ruggito del Drago di Fuoco e Fulmini! >>.
    Come volevasi dimostrare, mio fratello doveva sempre fare di testa sua.
    Mi lasciai colpire in pieno, mangiando con gusto quelle fiamme e quei fulmini deliziosi. Dovevo ammettere che il potere del mio gemello non era affatto male.
    << Grazie per il pasto >> sogghignai.
    Natsu mi fissò allibito, prima di crollare a terra stremato.
    << Natsu ha perso! >>.
    << E non dirmi che non ti avevo avvertito >> mi rivolsi al rosato, avvicinandomi con calma.
    << Sei dannatamente forte Ale >> rise debolmente.
    Mi abbassai e lasciai che passasse un braccio attorno le mie spalle, aiutandolo ad alzarsi per raggiungere i nostri amici.
    << Imparerai a controllare anche la nuova modalità ne sono sicura >> lo incoraggiai.
    << E quando succederà ti sfiderò di nuovo. Preparati sorellina >> mi sorrise Natsu.
     
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    CAPITOLO 7



    Alexis’ POV

    Il giorno dopo Makarov ci radunò nella gilda per fare un importante annuncio. Voleva comunicare ufficialmente il suo ritiro dal ruolo di Master di Fairy Tail e riferire chi fosse stato scelto come suo successore.
    Macao l’aveva sostituito fino a quel momento, ma ora che il gruppo di Tenrou era tornato il ruolo spettava ancora a Makarov.
    << Chi pensi sarà il successore del nonno? >> mi chiese Hikaru.
    Se ne stava tranquillamente in braccio a Luxus, e non lo rimproverai per quel vizietto perché era normale che volesse godersi il suo papà.
    << Lo scopriremo a breve. Devi solo aver pazienza >> risposi con un sorriso.
    Makarov si schiarì la voce, annunciando con solennità che il quinto Master di Fairy Tail sarebbe stato Gildarts Clive.
    Peccato che il mago se l’era squagliata, lasciando comunque una sorpresina per noi.

    Dato che mi è stato conferito il titolo, sfrutterò comunque l’occasione per dare due ordini.
    Il primo: reintegro Luxus ed Alexis come membri effettivi di Fairy Tail.

    Io ed il biondo sussultammo contemporaneamente, sinceramente stupiti di quella decisione.
    In effetti non ero stata espulsa come Luxus, ma comunque mi ero assentata per sette lunghi anni. Con quell’ordine Gildarts mi stava concedendo una seconda opportunità nella gilda, esattamente come la stava dando al Dio del Tuono.
    << Ma è una bellissima notizia! >> mi abbracciò Lucy.
    << Ora possiamo davvero stare tutti insieme >> gioì Hikaru.
    Makarov brontolò qualche insulto verso Gildarts, prima di proseguire la lettura.

    Il secondo: nomino Makarov Dreyar Sesto Master di Fairy Tail.

    << Di nuovo io?! >> sbiancò il vecchio.
    Nessuno riuscì a non ridere per l’espressione sconvolta del nonnetto.
    Sembrava davvero non fosse cambiato nulla. Quei sette anni di ‘vuoto’ parevano dimenticati e risanati da quell’allegria e quella spensieratezza tipici della gilda.
    << Bene, ora dobbiamo solo esaudire il desiderio di Gildarts e tornare ad essere i numeri uno di Fiore! >> esclamò Natsu.
    << Concordo pienamente >> si unì Gray.
    << Sarà divertente scalare la vetta >> ghignai, lanciando uno sguardo d’intesa al mio gemello.
    << Mostreremo a tutti chi sono veramente i maghi di Fairy Tail >> gridò Hikaru, alzando un pugno in aria.
    << Ben detto! >> lo imitarono i Raijinshuu.
    << Siete troppo ottimisti >>.
    L’attenzione si concentrò sui membri che erano rimasti qui, notando le loro espressioni scettiche ed anche malinconiche.
    << Ora le cose sono ben diverse rispetto a sette anni fa >>.
    << Sabertooth sembra imbattibile >>.
    << Ed anche Lamia Scale e Blue Pegasus sono migliorate molto >>.
    << Anche se riabbiamo i membri principali, non siamo nulla in confronto a loro >>.
    << Nessuno del gruppo di Tenroujima è più forte di quanto lo era sette anni fa >>.
    << Ed Alexis l’ha dimostrato pienamente nello scontro con Natsu >>.
    Effettivamente avevano ragione.
    Avevo accettato la sfida di Natsu per mostrargli quanto le cose fossero diverse da sette anni fa. Lui era rimasto uguale ad allora, io ero cambiata notevolmente.
    Eccetto Gildarts e Luxus che erano potenti e mostruosi anche prima, gli altri avevano ancora molta strada da fare per rimettersi al passo coi tempi.
    << Sembra ci vorrà ancora un po’ prima di poter tornare quelli di un tempo >> comprese Erza.
    Un pensiero attraversò la mia mente quando ricordai in che periodo ci trovavamo.
    << Invece c’è un modo per diventare i numeri uno alla svelta! >> se ne uscì Hikaru.
    A quanto sembrava mio figlio ed io avevamo avuto lo stesso pensiero.
    << Hai ragione Hikaru! >> saltò sul tavolo Romeo.
    << Ehi un attimo... >>.
    << Non ti starai riferendo... >>.
    << Scordatelo! >> esclamò Macao, fissando il figlio << Ho già deciso che non parteciperemo a quell’evento >>.
    << Di quale evento staresti parlando Quarto Master? >> domandò Makarov.
    << Ti dispiacerebbe non chiamarmi così Sesto Master? >> ribatté imbarazzato Macao.
    << Non spetta più a te prendere simili decisioni papà. Non sei più il Master >> replicò fermamente Romeo.
    << Ricordami di tenere sotto controllo Hikaru quando crescerà >> mormorò Luxus.
    Ridacchiai, osservando divertita il biondo.
    << Hai forse paura che diventi uno spirito libero ribelle e sfrontato come te? >> lo schernii.
    L’espressione irritata di Luxus mi divertì alquanto.
    Nel frattempo il resto dei compagni iniziò a lamentarsi delle precedenti partecipazioni e dei disastrosi risultati ottenuti.
    << Scusate ma qualcuno vorrebbe spiegarci di cosa state parlando? >> s’intromise Levy.
    Nessuno sembrava intenzionato a rispondere, quindi decisi di farlo al posto loro.
    << Dovete sapere che ogni anno nella capitale si svolge un festival a cui tutte le gilde di Fiore si radunano e si sfidano tra loro >> iniziai << Questo evento è conosciuto col nome di: Grandi Giochi Magici >>.
    << Ale non ti ci mettere anche tu >> mi supplicò Bisca.
    << Tu sei stata lontana per tutti questi anni, non puoi capire- >> cominciò a dire Alzack.
    << Veramente abbiamo sempre assistito ai Giochi >> lo interruppe mio figlio << Eravamo tra il pubblico a fare il tifo per voi >>.
    Quella rivelazione scatenò lo sconcerto nei nostri amici che ci fissarono senza parole.
    << Cos’hanno di speciale questi Giochi? >> domandò Natsu.
    << Se riuscissimo a battere Sabertooth ed a vincere il festival, diverremmo la gilda numero uno del Regno di Fiore >> spiegai.
    Dalle espressioni pensierose dei miei compagni compresi quanto quell’informazione li stesse facendo riflettere su quell’opportunità. Poteva essere un modo per riportare in auge la gilda e per confrontarsi con altri maghi. Ai Giochi partecipavano i più forti, quindi avremmo dovuto misurarci con concorrenti di alto livello.
    << Però non so se siete forti abbastanza da poter prendere parte a quel festival >> soppesò il Master.
    Un sorrisetto malandrino solcò le mie labbra, dato che sapevo dove poter andare a parare per convincerlo totalmente.
    << Se vincessimo oltre al titolo otterremmo anche trenta milioni di jewel come ricompensa >> riferii con finta nonchalance.
    << PARTECIPIAMO!! >> esclamò immediatamente il vecchio.
    Luxus mi guardò con un ghigno divertito.
    << Sei diabolica >> sussurrò.
    Scrollai semplicemente le spalle, fingendo un’innocenza che sapevo di gran lunga di non possedere.
    << Ma- >>.
    I miei compagni stavano già preparando le lamentele.
    << Abbiamo ancora tre mesi prima dell’inizio dei Giochi. Possiamo usare questo lasso temporale per allenarci e così aumentare le nostre capacità >> esposi.
    << E’ un sacco di tempo. Vedrete che saremo pronti ed in forma per i Giochi >> si esaltò mio fratello.
    << Così Fairy Tail tornerà ad essere la migliore di tutta Fiore! >> esclamò Hikaru.
    Il resto della gilda si arrese dinanzi la nostra determinazione. Sapevano di non aver speranze contro dei tipi testardi come noi.
    << Avremo la nostra rivincita >> sorrise Lucy.
    << Mostriamo a tutti chi sono i maghi di Fairy Tail >> annuì Levy.
     
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    Oooooh questa storia l'ho letta anche su efp o su wattpad nn ricordo 🤔🤔🤔 cmq è davvero bella xD
     
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    Scrivi molto bene! Complimenti!! 👏

     
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